Le 5 innovazioni che cambieranno il futuro dell’agricoltura

Di   24 Aprile 2019

IBM ha presentato a San Francisco il proprio focus annuale “5 innovazioni in 5 anni”, per raccontare come intelligenza artificiale, blockchain e internet of things e cloud cambieranno il settore primario

SAN FRANCISCO (Usa) – Nei prossimi anni la Terra supererà gli 8 miliardi di persone, ed è impensabile continuare a coltivare utilizzando le stesse tecniche che ci hanno portato alla situazione attuale. La nostra complessa catena alimentare, già logorata dai cambiamenti climatici e dalla limitata disponibilità di risorse idriche, sarà ulteriormente messa alla prova. Per rispondere alle esigenze dell’affollamento futuro, abbiamo bisogno di nuovi algoritmi di intelligenza artificiale
e di dispositivi collegati al cloud, di progressi nei settori della chimica e della microbiologia e di modi completamente nuovi di considerare la sicurezza alimentare . L’agricoltura è a una svolta, e a guidare il cambiamento saranno le tecnologie. 

Ecco 5 delle innovazioni che sono state presentate a San Francisco in occasione del focus annuale “5 innovazioni in 5 anni e come potrebbero cambiare in maniera sostanziale il modo di coltivare delle prossime generazioni.

  1. Il seme è, ovviamente, l’elemento base di ogni coltivazione. La soluzione proposta è quella di applicare la tecnologia del “digital twin”, ovvero dei “gemelli digitali” che sono la copia perfetta di un prodotto (in questo caso agricolo) o di un processo, copie che però hanno vita e interagiscono tra loro solo nel mondo digitale. È una svolta per le aziende, che hanno la possibilità di risparmiare sulla creazione di un costoso prototipo fisico e iniziare invece a testare le prestazioni di un oggetto solo a livello digitale. Un digital twin di terreni coltivabili, attività agricole e risorse agricole sarà disponibile per tutti gli agricoltori, fornitori di attrezzature agricole, distributori di generi alimentari, dipartimenti di agricoltura e salute, banche e istituti finanziari, organizzazioni umanitarie di tutto il mondo, generando un’economia in grado di condividere risorse e permettendo l’aumento della produttività agricola e della sicurezza alimentare, con un minore impatto ambientale. Per esempio, la creazione di una replica di terreni agricoli richiede un sistema per elaborare migliaia di terabyte di dati: IBM PAIRS Geoscope è una piattaforma appositamente progettata per enormi dati geospaziali da mappe, satelliti, meteo, droni, IoT e altri dispositivi. Invece con la piattaforma mobile Hello Tractor la IBM collega fra loro piccoli agricoltori del Kenya, mezzi agricoli e analisi dei dati per aumentare i raccolti, indirizzare gli investimenti e l’accesso ai servizi finanziari. L’idea è di creare un portafoglio digitale che consenta di catturare, tracciare e condividere istantaneamente i dati tra le parti coinvolte nella catena del valore dell’agribusiness, comprese le istituzioni finanziarie, per aiutare gli agricoltori ad accedere al credito.
  2. Si chiama distributed ledger technology, ed è l’applicazione della tecnologia alla filiera alimentare (filiera interconnessa): grazie ad essa, ogni attore saprà esattamente quanto produrre, ordinare e spedire per il successivo anello della catena, evitando così tutti quegli sprechi che caratterizzano il modello attuale. Ma non solo: questa tecnologia garantirà anche più freschezza e qualità dei cibi che arriveranno ai consumatori, grazie all’utilizzo integrato di blockchain, IoT e degli algoritmi di intelligenza artificiale.
  3. Sapere cosa si mangia rimarrà alla base di qualunque sviluppo futuro delle tecniche di coltivazione. C’è un modo innovativo e, allo stesso tempo, molto classico di scoprire le precise caratteristiche degli alimenti, utilizzando i microbi. L’analisi e la mappatura dei microbiomi, organismi che interagiscono e convivono con tutti gli animali, uomo compreso, permette di analizzare il corredo genetico e garantire così la provenienza e la qualità. Alla IBM il progetto è chiamato “Culture Club” e promette di essere un importante passo in avanti nel campo della sicurezza alimentare.
  4. Tanti anni di inchieste e scandali alimentari ci hanno insegnato che è sempre bene interrogarsi sulle sostanze chimiche che vengono usate per coltivare i prodotti alimentari. In futuro sarà possibile analizzare il cibo semplicemente con un dispositivo portatile che ci dirà in tempo reale se all’interno dell’alimento possano esserci elementi dannosi per la nostra salute. Gli agricoltori, le imprese e i negozi del settore alimentare, insieme ai cuochi saranno in grado di rilevare senza problemi la presenza di pericolosi contaminanti negli alimenti. Sarà sufficiente un telefono cellulare con sensori basati sull’intelligenza artificiale. I sensori mobili di batteri potrebbero enormemente aumentare la velocità dei test sugli agenti patogeni.
  5. Altra questione sostanziale quando si parla di alimentazione è quella dei rifiuti: è evidente ormai che l’obiettivo a cui tendere nel futuro dell’agricoltura è la realizzazione di un ciclo produttivo chiuso, che sfrutti i rifiuti e gli scarti per generare nuovi prodotti. 

Fonte: The Food Makers, 13/4/2019