Linee guida per la canapa da estrazione

Di   12 Maggio 2021

Il coordinamento Agrinsieme e Federcanapa hanno presentato le “Linee guida per la canapa da estrazione“, quale sussidio tecnico-agronomico, organizzativo, normativo ed economico a disposizione degli operatori interessati alla produzione e alla trasformazione della canapa per estrazione. E il 25 maggio alle ore 9.00 webinar “La canapa: l’attualità di una pianta di grande tradizione colturale“, organizzato dall’Accademia Georgofili sezione centro-ovest e Fondazione Istituto Scienze della Salute: un Giornata di studio che intende promuovere un confronto sui risultati ottenuti dalla ricerca scientifica e sui nodi ancora irrisolti della filiera canapa

Trebbiattua della canapa a Padova (foto Uncai)

Cresce il numero delle aziende del settore della canapa industriale e in particolare di quelle legate alla filiera dell’estrazione. Il mercato mondiale dell’olio di cbd cresce ogni anno di oltre il 30% (1,2 miliardi di dollari nel 2019) e un’accelerazione ancora più forte è prevista nei prossimi 5 anni per il mercato europeo degli estratti di canapa.
Questi prodotti, infatti, trovano un crescente interesse non solo nel settore farmaceutico, il principale, ma anche nella cosmesi, nell’alimentare, nel pet food e nei succedanei del tabacco.

Tra le novità anche il fatto che la Francia – che rappresenta il 37% della coltivazione di canapa industriale in Europa – stia discutendo su una specifica norma sull’infiorescenza per estrazione.

E l’Italia? Per cercare di recuperare in fretta il gap accumulato in decenni di ostracismo della canapa (e pensre che l’Italia era leader mondile nel settore fino agli anni 50 del seolo scorso) il coordinamento Agrinsieme (che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari) e Federcanapa (federazione italiana canapa) si organizzano e presentano le “Linee guida per la canapa da estrazione“, quale sussidio tecnico-agronomico, organizzativo, normativo ed economico a disposizione degli operatori interessati alla produzione e alla trasformazione della canapa per estrazione, frutto del lavoro di un gruppo interdisciplinare di esperti universitari, legali, agricoltori e trasformatori della canapa da estrazione.

“A fronte della crescita e delle nuove opportunità che si profilano, le imprese italiane rischiano di non poter garantire la produzione richiesta dai mercati europei e internazionali a causa di interpretazioni restrittive da parte delle amministrazioni competenti, a partire dai ministeri delle politiche agricole e della salute e per la mancanza di una visione strategica a livello politico che sappia far emergere fino in fondo le potenzialità della canapa industriale”, spiegano da Agrinsieme.

Le linee guida hanno così anche l’obiettivo di supportare gli operatori nello sviluppo di queste filiere innovative, in un quadro legislativo ed amministrativo ancora poco chiaro, in cui non è ancora stato definito un confine netto tra infiorescenze di canapa a uso industriale ed infiorescenze di canapa a uso terapeutico o stupefacente.

Le linee guida sono dedicate alla canapa delle varietà a basso thc (entro lo 0.2%) coltivate nel rispetto dei requisiti della normativa comunitaria e della l. n.242/2016, destinate alla produzione di semilavorati, quali estratti a base di cbd, terpeni, flavonoidi e altri cannabinoidi non stupefacenti, da impiegare in successive lavorazioni industriali e artigianali (come disciplinati dall’articolo 2, c. 2 della l. n. 242/2016).

“Fortunatamente a livello europeo le restrizioni verso l’estrazione di cbd e di altri principi attivi presenti nel fiore di canapa industriale, si stanno allentando, soprattutto dopo la sentenza della Corte di giustizia europea del novembre scorso che ha dichiarato testualmente che il cbd non è una droga e che ha imposto al governo francese il dissequestro di una partita di sigarette elettroniche al cbd, commercializzate in Francia e legalmente prodotte in un altro stato europeo”, ha fatto sapere Agrinsieme, che prosegue: “dopo questa presentazione incalzeremo il parlamento perché definisca una volta per tutte quelle regole che consentano, anche agli operatori italiani, di confrontarsi ad armi pari sul mercato internazionale”.

Il lavoro è anche un contributo alla promozione delle filiere territoriali della canapa, in quanto coltura in grado di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, al miglioramento dei suoli e all’incremento del reddito agricolo: la canapa è una coltura che si coniuga pienamente con i nuovi concetti di bioeconomia circolare e di alto valore ambientale, è funzionale alla lotta al consumo di suolo ed alla perdita di biodiversità e offre all’agricoltore una valida alternativa produttiva, soprattutto in alcuni territori del nostro paese.

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Il 25 maggio alle ore 9.00 si svolgerà il webinar “La canapa: l’attualità di una pianta di grande tradizione colturale“, organizzato da Accademia Georgofili sezione centro-ovest e Fondazione Istituto Scienze della Salute.

Il seminario online illustrerà i motivi che in Italia ostacolano la coltivazione della canapa per uso tessile non è mai decollata, ossia:

  1. per le mancate innovazioni in fasi strategiche della filiera produttiva (meccanizzazione della raccolta e macerazione controllata degli steli);
  2. per la contraddittorietà giurisprudenziale sui cannabinoidi e soglie di tolleranza.

Tali difficoltà hanno spostato l’interesse verso altre produzioni ottenibili dalla pianta (fibra tecnica, cellulosa, cime fiorite, farine, oli, cosmetici e composti fitochimici bioattivi con valenza salutistica), nuovi impieghi del canapulo in bioedilizia e usi della pianta nella fitodepurazione dei terreni inquinati.

La canapa è stata interessata così da diversi progetti di ricerca che ne hanno studiato le principali componenti della sua performance produttiva. La Giornata di studio intende promuovere un confronto sui risultati ottenuti e sui nodi ancora irrisolti della filiera canapa per non farsi trovare impreparati nelle sfide del futuro e nel ruolo che questa pianta può avere verso la transizione ecologica

PROGRAMMA

9.00 Introduce AMEDEO ALPI
Presidente Sezione Centro-Ovest Accademia dei Georgofili

9.20 La Canapa: una pianta multifunzionale
PAOLO RANALLI
Fondazione Istituto Scienze della Salute, Bologna

9.40 Gli indirizzi colturali in rapporto ai nuovi usi
STEFANO AMADUCCI
Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza

10.00 Basi genetiche e molecolari del miglioramento della canapa
GIUSEPPE MANDOLINO
CREA, Bologna

10.20 Chimica e farmaceutica dei cannabinoidi e dei terpeni della canapa
GIUSEPPE CANNAZZA, CINZIA CITTI
Università di Modena e Reggio Emilia

10.40 L’utilizzo clinico dei derivati della Cannabis
VITTORIO GUARDAMAGNA
Istituto Europeo dei Tumori (IEO), Milano

11.00 L’economia dell’infiorescenza di canapa
DAVIDE FORTIN
Università Pantheon-Sorbona di Parigi

11.20 Innovazione in Cannabis: acquaponica
DAVIDE MAZZELLA
Inn-Acqua, Marzabotto (BO)

11.40 La canapa e transizione ecologica
MARCO BENEDETTI
GreenEvo, Prato

12.00 I nodi irrisolti delle politiche sulla canapa in Italia
BEPPE CROCE
Federcanapa, Firenze

12.20 Discussione e Conclusione

La partecipazione potrà avvenire solo dietro compilazione, entro domenica 23 maggio 2021, di un form:

I partecipanti riceveranno le credenziali di accesso alla piattaforma web, saranno accolte le prime 230 iscrizioni