Lombardia e spandimento fanghi agricoli

Di   9 Novembre 2020

Vietato in 167 comuni lombardi. L’assessore Rolfi: “Prosegue l’evoluzione green del nostro settore primario”

La Regione Lombardia ha vietato anche per l’anno campagna 2020/2021 l’impiego per uso agronomico dei fanghi da depurazione in 167 Comuni del territorio regionale. Con questo decreto si prevede che l’impiego per uso agronomico dei fanghi sia autorizzato solo sui terreni che non siano localizzati in Comuni in cui la produzione di effluenti da allevamento dovuta al carico zootecnico supera il limite fissato dalla Direttiva nitrati e dalla norma regionale di settore (170 kg N/ha/anno per le zone vulnerabili; 340 kg N/ha/anno per le zone non vulnerabili).

“La Lombardia predilige la materia organica per la concimazione dei campi. Nei comuni dove esistono allevamenti che nel loro complesso producono un quantitativo di effluenti che supera il fabbisogno di azoto delle colture vietiamo l’utilizzo dei fanghi. L’agricoltura lombarda è sempre più green e attenta alla sostenibilità dei cicli produttivi. La Regione vuole difendere una delle pianure più fertili al mondo, che rappresenta un patrimonio inestimabile per la produzione agroalimentare” ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi. “I fanghi eventualmente devono essere considerati come integrativi e non sostitutivi della materia organica. Il provvedimento è stato preso seguendo parametri oggettivi elaborati in seguito a uno studio scientifico”.

I Comuni nei quali sarà vietato l’impiego dei fanghi di depurazione saranno 167; si tratta di 158 i comuni in Zona Vulnerabile e 9 comuni in Zona non Vulnerabile

In particolare, focalizzando l’analisi sulle Zone Vulnerabili ai Nitrati, tali comuni sono ubicati in gran parte delle aree agricole di pianura delle province di Bergamo e Brescia, nella parte sudoccidentale e nordoccidentale (al confine con la provincia di Brescia) della provincia di Mantova, nel settore settentrionale della provincia di Cremona e in alcuni comuni della provincia di Lodi.

“Questo decreto dimostra come la presenza di allevamenti intensivi sia sostenibile a livello ambientale, nonostante alcune campagne mediatiche condotte in prima serata sulla Tv di Stato” aggiunge Rolfi. “La scelta di prediligere concime naturale sarà sempre più vincente anche sotto il profilo comunicativo. Vogliamo dare ai nostri agricoltori e ai produttori tutti gli elementi per essere competitivi sul mercato, nell’ottica di una ripartenza economica che passerà necessariamente, in Lombardia come in Italia, dall’impulso del settore agroalimentare, una delle colonne portanti della nostra economia”.

I Comuni interessati

Di seguito l’elenco dei Comuni lombardi in cui sarà attivo il divieto, divisi per province.

Bergamo (30 Comuni):
Antegnate, Arzago d’Adda, Barbata, Brignano Gera d’Adda, Calcio, Canonica d’Adda, Caravaggio, Castel Rozzone, Cividate al Piano, Cologno al Serio, Cortenuova, Covo, Credaro, Fontanella, Fornovo San Giovanni, Ghisalba, Isso, Lallio, Martinengo, Morengo, Mornico al Serio, Mozzanica, Osio Sopra, Palosco, Pumenengo, Romano di Lombardia, Telgate, Torre Pallavicina, Treviglio, Zanica

Brescia (59 Comuni):
Acquafredda, Alfianello, Bagnolo Mella, Barbariga, Bedizzole, Berlingo, Borgo San Giacomo, Calcinato, Calvisano, Capriano del Colle, Carpenedolo, Castegnato, Castenedolo, Castrezzato, Chiari, Cigole, Coccaglio, Comezzano – Cizzago, Corzano, Dello, Flero, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Isorella, Leno, Lograto, Lonato del Garda, Manerbio, Milzano, Montichiari, Montirone, Nuvolento, Offlaga, Orzinuovi, Orzivecchi, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Pavone del Mella, Pompiano, Poncarale, Pontevico, Pontoglio, Pralboino, Quinzano d’Oglio, Remedello, Roccafranca, Roncadelle, Rovato, Rudiano, San Gervasio Bresciano, San Paolo, San Zeno Naviglio, Seniga, Urago d’Oglio, Verolanuova, Verolavecchia, Villachiara, Visano

Como (2 Comuni):
Bulgarograsso, Novedrate

Cremona (43 Comuni):
Agnadello, Bagnolo Cremasco, Camisano, Capergnanica, Cappella Cantone, Capralba, Casale Cremasco – Vidolasco, Casaletto Ceredano, Casaletto Di Sopra, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano, Castelleone, Chieve, Cremosano, Crotta d’Adda, Cumignano Sul Naviglio, Dovera, Formigara, Gombito, Izano, Malagnino, Monte Cremasco, Moscazzano, Palazzo Pignano, Pandino, Pessina Cremonese, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Quintano, Ricengo, Ripalta Guerina, Rivolta d’Adda, Romanengo, San Bassano, Sergnano, Soncino, Spino d’Adda, Stagno Lombardo, Ticengo, Trescore Cremasco, Trigolo, Vescovato

Mantova (16 Comuni):
Bagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Canneto sull’Oglio, Casaloldo, Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Gonzaga, Guidizzolo, Marmirolo, Motteggiana, Pegognaga, Piubega, Rodigo, Roverbella

Lecco (1 comune):
Rogeno

Lodi (8 Comuni):
Abbadia Cerreto, Bertonico, Brembio, Castelgerundo, Corte Palasio, Guardamiglio, Secugnago, Turano Lodigiano

Milano (4 Comuni):
Bellinzago Lombardo, Bresso, Bussero, Sedriano

Monza Brianza (1 Comune):
Lesmo

Pavia (1 Comune):
Costa De’ Nobili

Varese (3 Comuni):
Arcisate, Besnate, Olgiate Olona.