L’Orticoltura Gandini trionfa al primo Premio Innovazione di Confagricoltura

Di   22 Luglio 2019

A Roma, a Palazzo della Valle, Confagricoltura ha premiato gli innovatori agricoli. Sul podio tredici imprese ed aggregazioni che si sono poste in evidenza per il proprio impegno nell’utilizzare le più avanzate soluzioni tecnologiche e digitali, nell’aggregarsi per raggiungere precisi obiettivi (l’unione fa la forza), nel combinare sostenibilità economica ed ambientale, nell’essere attenti al territorio, nel fare cultura e arte.

Produzione idroponica (fuori suolo) di pomodori dell’ Orticoltura Gandini di Guidizzolo (Mantova)

ROMA – Innovazione, sostenibilità, sia economica che ambientale, e un prodotto finale che acquisisce un gusto e un profumo davvero unici. L’azienda agricola del futuro non è un’utopia, perché questi sono i capisaldi quotidiani dell’Orticoltura Gandini di Guidizzolo, vero e proprio gioiello tecnologico di Confagricoltura Mantova, che da anni rappresenta un’eccellenza nella produzione idroponica (fuori suolo) di pomodori. E sono proprio queste le caratteristiche che hanno consentito all’azienda mantovana, una delle più grandi del nord Italia per questo tipo di produzione, di trionfare nella categoria “Nuove frontiere” alla prima edizione del Premio nazionale innovazione di Confagricoltura, che punta a far conoscere e ad esaltare le realtà più virtuose del nostro Paese: «Siamo davvero onorati del riconoscimento ottenuto – ha detto Enrico Gandini, titolare dell’azienda – che una volta di più ci fa capire come la direzione presa sia quella più giusta. Puntiamo su innovazione e qualità e, da un paio di settimane, sulla linea di imballaggi “plastic free”, che consente di immettere sul mercato packaging completamente biodegradabili. Un altro aiuto prezioso per l’ambiente e per il reddito aziendale».

L’impresa lombarda è un autentico gioiello tecnologico: 11 ettari di serre con sistemi idroponici fuori suolo per la coltivazione di quattro varietà di pomodoro, con sistema di recupero dell’acqua utilizzata per l’irrigazione delle piante, che avviene a goccia, con temperatura e luce led controllate digitalmente per l’accrescimento delle piante durante tutto l’arco dell’anno. Risultati: aumento dei volumi produttivi, sensibile riduzione dei costi produzione, riduzione del consumo di acqua fino al 90%, e riduzione dei trattamenti fitosanitari.

La premiazione è andata in scena il 19 luglio nella sede nazionale di Confagricoltura, a Roma, alla presenza del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del Ministro per le Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, che una volta di più hanno ribadito la fondamentale importanza di innovazione e rispetto dell’ambiente per un moderno concetto di imprenditoria agricola: «Un concetto — ha spiegato il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi — che noi portiamo avanti da sempre, dato che questa è l’unica direzione possibile per le nostre aziende, in un momento in cui portare prodotti di qualità sui mercati deve diventare un’operazione sempre più facile e veloce. Complimenti dunque all’Orticoltura Gandini, ma complimenti anche a tutte le realtà che ogni giorno producono e innovano».

Nella foto di Marino Presta, il momento della premiazione dell’azienda Gandini.

Il “Premio nazionale per l’innovazione in agricoltura” di Confagricoltura è stato indirizzato a tutte le aziende agricole che hanno sviluppato o implementato negli ultimi tre anni soluzioni innovative. Si è articolato in tre categorie:

  • Nuove frontiere (innovazioni tecnologiche relative a processi, prodotti e servizi, applicati a livello di impresa);
  • Reti, Filiere (soluzioni innovative intraprese tra due o più attori);
  • Smart land, Smart city (innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con quelle urbane e progetti capaci di unire arte, turismo e cultura, creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale nelle sue varie forme).

Emergono le nuove frontiere: dei sistemi idroponici fuori suolo con recupero dell’acqua per l’irrigazione; della precision farming che unisce dati satellitari, dati raccolti con i droni e con i sensori in campo, big data; della viticoltura 4.0; della difesa integrata delle colture. Risaltano le reti e filiere della birra artigianale, sostenibile e territoriale, delle gallette di cereali, dell’acquacoltura che diventa acquaponica, delle rinnovabili. Spiccano le esperienze Smart Land e Smart City con: spazi museali, paesaggistici, esperienze ludiche e ricreative; parco artistico a cielo aperto; parco letterario; fino al provocatorio museo del letame dell’azienda zootecnica, che realizza ed espone nuovi oggetti di reflui e argilla che è anche un progetto di design ed economia circolare.

“Si parla tanto di agricoltura 4.0, di rivoluzione digitale, di economia circolare, di sostenibilità di reti e filiere, di ‘agri-cultura’, con l’iniziativa del nostro Premio abbiamo voluto – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – presentare esperienze concrete, attività lungimiranti, coraggio imprenditoriale. C’è un volto nuovo dell’agricoltura, c’è un entusiasmo tangibile e contagioso”.

Il premio è stato indetto da Confagricoltura a dicembre 2018 con apposito bando; le molteplici candidature pervenute sono state vagliate dalla giuria presieduta dal prof. Michele Pisante (Università di Teramo) e composta da autorevoli rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale ed accademico: Luisa Todini (imprenditrice, presidente di Agronetwork), Andrea Granelli (presidente di Kanso), Silvio Franco, (Università della Tuscia), Raffaele Maiorano (imprenditore agricolo), Enrico Allasia (imprenditore agricolo).

Le imprese e le aggregazioni premiate entreranno a far parte del ‘Club delle imprese agricole innovative’ di Confagricoltura e parteciperanno ad una serie di iniziative come testimonial ufficiali dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli.

Per il Premio Innovazione – categoria Nuove frontiere sono saliti sul podio i rappresentanti delle imprese: come preannunciato Soc. Agr. Antonio Gandini (1° classificato); Soc. agr. Folli di Vigo Mario e Alberto e Soc. agr. Ss Porto Felloni (2° classificato ex aequo); Ditta individuale Preghenella Giuliano e Soc. agr. Ss Terre Grosse (3° classificato ex aequo).

Per il Premio Innovazione – categoria Reti, Filiere sono risultati vincitrici le aggregazioni: Gruppo CerealInnova (1° classificato); Contratto di rete Gallettificio Valtidone (2° classificato); Gruppo Cannella – Mannino (3° classificato); Gruppo Banfi Avello e Raveri (Menzione speciale).

Per il Premio Innovazione – categoria Smart land, Smart city hanno vinto: Genagricola spa e Soc. az agr. Chiarlo (1° classificato ex aequo); Soc. agr. Castelvecchio (2° classificato); Agt società semplice (3° classificato).

Altre sette innovazioni sono state ritenute di rilevante interesse e saranno considerate nelle successive iniziative che Confagricoltura realizzerà sul tema dell’innovazione. Sono state realizzate da: Soc.agr. Romei Biagi; Ditta individuale Cannella; Ditta individuale Parapini; Ezio Ditta individuale Carlo Spazzini; Soc. Agr. Bortolan; Ditta individuale Laura Cominato; Soc. Saba.

Il ministro dell’agricoltura Gian Marco Centinaio è apparso molto coinvolto sui temi delle nuove tecnologie – ampia la citazione sul valore dell’export agroalimentare olandese grazie all’uso di metodi di coltivazione intensivi – indicando il presidente ismea come interlocutore di confagricoltura disponibile a discutere del tema. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto parole di grande apprezzamento per le iniziative della Confagricoltura. “Voi siete il buon governo” ha detto sottolineando l’importanza, per lo sviluppo dell’ambiente rurale, delle contaminazioni tra arte e turismo e cultura. Il Presidente del Consiglio ha sottolineato l’interesse per la crescente presenza di persone occupate in agricoltura che “mi fa intravedere un significativo riflesso etico e che auspico cresca”, ha detto. Quindi si è ampiamente soffermato su temi ambientalisti auspicando una decarbonizzazione che derivi dalla disarticolazione del binomio tra sviluppo e consumo. “Lo sviluppo eco sostenibile è un contributo allo sviluppo”, ha sottolineato auspicando un nuovo umanesimo in agricoltura “spina dorsale della nostra economia”, ha aggiunto chiudendo il suo discorso tra gli applausi.