Macchine agricole: in primo piano sicurezza e sostenibilità

Di   16 Ottobre 2019

La sicurezza dell’operatore nell’uso delle macchine agricole e la sicurezza ambientale delle macchine agricole

BARI – Tra i seminari più interessanti proporsti da Agrilevante c’è stato quello sull’innovazione nella meccanica e nell’impiantistica applicate ai biosistemi agro-alimentari e forestali, promosso dal Dipartimento SAFE dell’Università di Foggia, dal DISTAL dell’Università di Bologna, dal DISAAT dell’Università di Bari e da FederUnacoma, in ricordo di Adriano Guarnieri, ordinario dell’Università di Bologna, già direttore della Rivista di Ingegneria Agraria, e di Gianluca Montel, ricercatore dell’Università di Foggia.

Non l’unico tema, poiché il workshop ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Martin Geyer, del Leibniz Institute for Agricultural Engineering an Bioeconomy di Potsdam (Germania), che ha relazionato sulla distribuzione e gestione del flusso di aria in un magazzino di conservazione delle mele, e di Giancarlo Colelli, docente dell’Università di Foggia, che ha presentato il progetto “SUS&LOW: tecnologie non distruttive per la sostenibilità dei prodotti ortofrutticoli”.

Ma certamente di grande attualità è l’attività sperimentale descritta da Valda Rondelli, docente dell’Università di Bologna e responsabile del Laboratorio di Meccanica Agraria del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari (DISTAL), una stazione di prova accreditata dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per le prestazioni e le strutture di protezione dei trattori agricoli e forestali. “Le macchine su cui abbiamo particolarmente puntato la nostra attenzione – ha spiegato Rondelli – sono il trattore e la macchina irroratrice. Alla sicurezza di queste macchine sovrintendono rispettivamente il Reg. UE 167/2013 inerente il percorso di omologazione dei trattori e la Direttiva CE 42/2006 conosciuta anche come Direttiva Macchine, completata dalla Direttiva 127/2009 relativa alle macchine irroratrici nuove di fabbrica per gli aspetti di sostenibilità ambientale”.

Per il trattore il rischio maggiore è il ribaltamento – ha aggiunto la Rondelli – per contrastare il quale si è messo in atto un approccio di protezione passiva mediante l’installazione di un RollOver Protection Structure (ROPS), che consente di ridurre al minimo i rischi per l’operatore in condizioni di normale operatività del trattore. Per la macchina irroratrice i costruttori hanno adottato soluzioni atte a ridurre al massimo l’effetto deriva”.