Niente chimica contro la cimice

Di   11 Dicembre 2019

L’Europa vieta l’uso del chlorpyrifos-methyl, oggi unica difesa contro la cimice in attesa di far volare la vespa samurai. Si rischia una Caporetto della frutta italiana

Il Chlorpyrifos-methyl è un agrofarmaco utilizzato per difendere le coltivazioni ortofrutticole dai lepidotteri ma soprattutto pare sia una delle poche sostanze attive efficaci nei confronti proprio della cimice asiatica, anche se si stanno sperimentando nuove soluzioni come l’utilizzo di insetti antagonisti come la vespa samurai. L’Unione Europea potrebbe far uscire l’insetticida dalle sostanze ammesse già a gennaio.

Teresa Bellanova Photo Roberto Monaldo

La ministra Teresa Bellanova si è indignata… “La mancata autorizzazione all’utilizzo del chlorpyrifos-methyl, al momento l’unico rimedio contro la cimice asiatica, è un grave errore dell’UE. La cimice asiatica è un’emergenza europea, connessa com’è alla crisi climatica, per questo all’Europa chiediamo uno sforzo e siamo già impegnati con i nostri uffici, per negoziare una deroga con Bruxelles”.

Frassoldati

Dalle pagine del Corriere Ortofrutticolo, Lorenzo Frassoldati è ancora più drastco: “L’Europa lancia il green new deal, benissimo. Ma se impediamo ai produttori di difendere il raccolto da parassiti, malattie e avversità con i mezzi oggi disponibili, non ci vuole molto a capire che avremo sempre meno prodotto, meno occupazione, meno presenza sul territorio e apriremo sempre più le porte all’importazione. Il green new deal vale anche per la frutta che si importa? C’è qualcuno che controlla gli standard igienico-sanitari in Turchia o in America latina?”
E poi: “Ormai chi produce in agricoltura è cornuto e bastonato: subisce tutto, intemperie e malaburocrazia, i diktat dei buyer della Gdo e dell’opinione pubblica, cimice e malattie varie che azzerano il raccolto, i rimproveri dei vari Soloni di turno… e tutto senza poter difendersi, facendo da parafulmine a tutti i guai della filiera. E – attenzione – senza poter alzare i prezzi, altrimenti i consumatori si arrabbiano. Cosa resta? Chiudere baracca e burattini”.