Nuovo Pan, c’è tempo fino al 15 ottobre

Di   12 Settembre 2019

Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, consultazione pubblica del nuovo Pan. Nel piano anche droni e tutela delle api

C’è tempo fino al 15 ottobre per le proposte di modifica al nuovo Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Pan), elaborato dai ministeri delle Politiche Agricole, dell’Ambiente e della Salute.

Anche UNCAI è stata invitata dai ministeri coinvolti (politiche agricole, salute e ambiente) a inviare proposte di integrazione/modifica del testo, utilizzando un apposito schema che dovrà essere compilato in ogni sua parte ed inviato ai seguenti indirizzi di posta elettronica:

Saranno quindi valutate ai fini della stesura definitiva del nuovo Piano d’azione nazionale che verrà successivamente inviato alla Commissione europea.

Il Pan si prefigge una serie di obiettivi da raggiungere
nell’arco dei prossimi 5 anni, in linea con una sempre maggiore sostenibilità e sicurezza dell’attività agricola, tra cui:

  • aumento del 30% delle superfici a produzione integrata certificata,
  • aumento del 60% delle superfici ad agricoltura biologica,
  • aumento dell’80% della superficie agricola condotta con il metodo dell’agricoltura biologica nelle aree naturali protette e nei Siti Natura 2000, con riferimento all’anno 2017,
  • riduzione del 20% delle quantità di sostanze attive di prodotti fitosanitari candidate alla sostituzione immesse in commercio, con riferimento alla media del triennio 2016-2018 (una grossa mano la potrà dare la riduzione dei dosaggi dei rameici),
  • riduzione del 10% delle quantità di sostanze attive di prodotti fitosanitari prioritarie e pericolose prioritarie immesse in commercio, di cui alla tabella 1/A del d.lgs. 13 ottobre 2015, con riferimento alla media del triennio 2016-2018 (le sostanze superstiti sono 5: clorpirifos etile, diuron, simazina, aclonifen e cipermetrina),
  • percentuale non superiore all’1% dei campioni di alimenti di origine vegetale con presenza di residui di sostanze attive di prodotti fitosanitari non conformi ai requisiti del regolamento (CE) n. 396/2005,
  • percentuale pari al 25% degli utilizzatori professionali dei prodotti fitosanitari che operano nei siti della Rete Natura 2000 e nelle aree naturali protette, ai quali è erogata una formazione specifica sui temi riguardanti le peculiarità di tali aree e la necessità di tutela della biodiversità,
  • percentuale inferiore allo 0,5% di campioni che presentano sostanze attive prioritarie e pericolose prioritarie in concentrazioni superiori allo 0,1 microgrammi/l nelle acque superficiali, fatto salvo il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa sulla tutela della qualità delle acque,
  • percentuale inferiore allo 0,5% di campioni che presentano sostanze attive candidate alla sostituzione in concentrazioni superiori allo 0,1 microgrammi/l nelle acque superficiali.

Altre novità riguardano, la formazione professionale e le api, C’è esplicito divieto di vendita dei prodotti fitosanitari online (ma solo per gli utilizzatori professionali!). Confermato il divieto di utilizzo dei droni per i trattamenti fitosanitari (trattasi di trattamenti col mezzo aereo), ma si promuove una sperimentazione in questo settore che sembra molto promettente, nell’ambito dell’agricoltura di precisione. L’irrorazione aerea è sempre vietata, con possibili deroghe da concedere caso per caso.

Aggiornate anche le modalità di durata della tenuta del registro dei trattamenti per tenere conto dei particolari requisiti da rispettare nel caso dei prodotti rameici: l’obbligo di tenuta è di tre anni dall’effettuazione del trattamento, che possono aumentare (nel caso specifico del rame sino a 10 anni) quando esistono limiti d’impiego con respiro poliennale (come per i rameici, ma non solo).

Tra le nuove misure di mitigazione del rischio più discusse c’è la selezione dei prodotti basate sulle indicazioni di pericolo, senza valutazione del rischio. I pro della creazione delle cosiddette “liste di proscrizione” ha il vantaggio di essere facilmente applicabile da chiunque, ma esiste il concreto rischio di perdere mezzi tecnici indispensabili e di dover ricorrere a richieste di deroga. Forse è utopistica la pretesa di poter utilizzare solo prodotti non classificati per la salute (nemmeno gli irritanti): il rischio è di incentivare gli usi illegali.

Come nell’edizione attualmente in vigore, le azioni per raggiungere gli obiettivi prefissati vengono raggruppate in sette grandi temi:

  1. Formazione
  2. Informazione, comunicazione e sensibilizzazione
  3. Controlli delle attrezzature
  4. Irrorazione aerea
  5. Misure specifiche per la protezione degli organismi acquatici e delle aree vulnerabili
  6. Manipolazione e stoccaggio prodotti fitosanitari
  7. Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari

La bozza del Piano è scaricabile dai seguenti siti