PAC: COMMISSIONE UE APPROVA IL PIANO STRATEGICO DELL’ITALIA

Di   7 Dicembre 2022

La Commissione Europea ha approvato il Piano strategico italiano per la PAC. Nel quinquennio di applicazione della nuova Pac, che come noto va dal 2023 al 2027, al nostro paese arriveranno dal bilancio comunitario oltre 23 miliardi di euro (a prezzi 2018), ripartiti tra 17,4 miliardi di aiuti diretti e 5,9 miliardi di fondi per lo sviluppo rurale; a quest’ultima cifra si andrà poi ad aggiungere il cofinanziamento dello stato e delle regioni fino ad arrivare a circa 37 miliardi a sostegno della competitività e della sostenibilità del settore produttivo agricolo e agroalimentare.

Il piano italiano introdurrà un importo massimo per ettaro per il sostegno al reddito di base degli agricoltori. Le piccole e medie aziende agricole riceveranno un pagamento redistributivo per ottenere un sostegno finanziario più equo. Dichiara la Commissione. Soluzione scontenta le aziende agricole più strutturate che avranno un tetto al sostegno, nonostante abbiano più spese e dipendenti.

Ma torniano al Piano approvato.
Circa 800.000 agricoltori riceveranno finanziamenti specifici (da una dotazione totale di quasi 3 miliardi di euro) per partecipare a strumenti di gestione del rischio. Per rischio si intendono soprattutto gli eventi climatici avversi. Il nuovo fondo di gestione del rischio per le calamità catastrofali Agricat garantirà a decorrere dal 2023 di una copertura mutualistica di base per tutte le aziende agricole percettrici di pagamenti diretti contro i danni alle produzioni causati da eventi avversi di natura catastrofale (gelo e brina, siccità, alluvione).

Il Piano dell’Italia mira ad aumentare la superficie coltivata con metodo biologico fino al 25% della superficie agricola. L’Italia sarà inoltre tra i primi Paesi dell’Ue ad attuare la nuova condizionalità sociale della Pac per garantire la sicurezza sul lavoro e combattere lo sfruttamento della manodopera.
Quindi 1,1 miliardi di euro saranno dedicati ad aiutare i giovani agricoltori ad avviare e garantire la loro attività.

PRIMO PILASTRO

Le novità principali della Pac 2023-2027 riguardano il primo pilastro della Pac e, in particolare, i pagamenti diretti. C’è il rafforzamento della condizionalità con l’inserimento degli obblighi di greening seppur in parte modificati: l’impegno per il mantenimento dei prati permanenti è implementato con la definizione di una percentuale massima di diminuzione pari al 5% rispetto all’anno di riferimento; la percentuale minima di seminativo da lasciare a riposo e anche l’impegno della diversificazione è stato assorbito nella condizionalità, seppur rafforzato attraverso l’obbligo della rotazione.
Per queste due ultime norme (terreni a riposo e rotazione) è prevista una deroga alla loro applicazione per il primo anno 2023.

ECO-SCHEMI

Gli Eco-Schemi sono pagamenti aggiuntivi riconosciuti agli agricoltori che si impegnano volontariamente al rispetto di pratiche agricole per regimi ecologici che vanno oltre la condizionalità rafforzata. Gli Eco-Schemi assorbiranno complessivamente circa 880 milioni di euro e riguarderanno misure specifiche per il settore zootecnico (42% delle risorse) e misure volte a favorire la gestione sostenibile delle superfici agricole attraverso: inerbimento colture arboree (17% delle risorse), salvaguardia degli olivi dal valore paesaggistico (17%% delle risorse), sistemi foraggeri (19% delle risorse) e una misura dedicata agli impollinatori (5% delle risorse).

PAGAMENTO REDISTRIBUTIVO

Oltre al pagamento di base, gli agricoltori potranno ricevere anche il pagamento redistributivo a cui l’Italia dedicherà circa 350 milioni l’anno, pari al 10% del budget complessivo. L’aiuto aggiuntivo è riconosciuto sui primi 14 ettari del totale di quelli ammissibili posseduti dall’agricoltore, con esclusione delle imprese con superficie superiore a 50 ettari e al di sotto dei 0,5 ettari, in considerazione degli oneri burocratici che sarebbero superiori all’importo dell’aiuto PAC.

GIOVANI

Per i giovani rimane la possibilità di usufruire di un premio aggiuntivo a cui l’Italia dedicherà il 2% del proprio budget nazionale al quale si aggiunge un altro 2% dai fondi di sviluppo rurale. L’aiuto sarà riconosciuto ai giovani agricoltori sotto forma di pagamento annuale per ettaro ammissibile, fino ad un massimo di 90 ettari. L’importo è calcolato moltiplicando il valore medio nazionale dei titoli per il numero di ettari ammissibili ed è concesso per massimo 5 anni a partire dal primo anno di presentazione della domanda di aiuto.

SOSTEGNO ACCOPPIATO

Si conferma il sostegno accoppiato che assorbirà 524 milioni di euro l’anno, di cui il 42% per la zootecnia (vacche da latte, settore carne, bufale e ovicaprini) e il 58% per le misure a superficie (grano duro, soia, girasole, colza, riso, agrumi, leguminose da granella e da foraggio, pomodoro da industria, barbabietola e olio Dop/Igp.