Parte la sfida tra robot agricoli

Di   14 Dicembre 2020

Si chiama ACRE: Agri-food Competition for Robot Evaluation e vede coinvolti diversi centri europei di ricerca tra i quali il Laboratorio di Intelligenza artificile e Robotica del Politecnico di Milano. Abbiamo quindi chiesto agli ingegneri Matteo Matteucci e Giulio Fontana dell’Università di spiegarci di cosa si tratta. Ecco la loro risposta. Sarebbe auspicabile una collaborazione tra loro e i contoterzisti

Un robot autonomo è una macchina capace di svolgere da sola compiti che richiedono intelligenza. Diversamente dai classici robot industriali, i robot autonomi comprendono l’ambiente che li circonda, decidono da soli come raggiungere l’obiettivo, e mettono in atto le loro decisioni. Il tutto senza supervisione umana, gestendo incertezze e imprevisti via via che si presentano.

Grazie ai progressi della ricerca, oggi abbiamo robot capaci di operare con successo in ambienti “difficili” come quelli agricoli: sia come macchine intelligenti totalmente autonome, sia come macchine intelligenti che collaborano con l’operatore.

Matteo Matteucci
Politecnico di Milano AI & Robotics Lab
Dept. of Electronics Information and Bioengineering, Politecnico di Milano

Questo apre prospettive nuove ed entusiasmanti in agricoltura. Si immagini, per esempio, un trattore autonomo in grado di raggiungere un campo, svolgere la lavorazione richiesta e ritornare alla base senza bisogno di intervento umano (se non la scelta del campo su una mappa). Oppure una macchina per il diserbo che lavori come fa una persona esperta: riconoscendo le singole piante della coltura dalle malerbe ed eliminando con precisione queste ultime senza danneggiare le prime.

Oggi questi sono scenari realistici.

Adesso occorre che i risultati della ricerca diventino prodotti reali, disponibili sul mercato, affidabili e sicuri. Questo richiede un passaggio cruciale: dimostrare, misurare e certificare le prestazioni dei robot in contesti reali. Questo è il compito di ACRE: portare in campo i migliori robot agricoli e “smart implements” proposti dalla ricerca e dall’industria, assegnare loro compiti agricoli reali, e infine misurarne le prestazioni in termini di risultati.

ACRE è una competizione scientifica che propone ai suoi partecipanti -i robot- compiti che fungono da benchmark per valutarne le capacità. I benchmark di ACRE comprendono sia attività agricole complete (ad es. il diserbo autonomo) sia singole abilità necessarie per svolgere tali attività (ad es. l’abilità di distinguere, tra le piante di una fila, quali sono malerbe; oppure l’abilità di attraversare una coltura senza danneggiare le piante). La prima edizione completa della competizione (ACRE 1st Field Campaign) avrà luogo a Giugno 2021 a Montoldre (Francia).

ACRE è finanziata da un progetto della Comunità Europea (METRICS) e da sponsor. I suoi organizzatori arrivano dalla robotica e dall’agronomia, e lavorano in stretto contatto con gli operatori dell’industria e dell’agricoltura per assicurarsi che i benchmark di ACRE siano più utili e significativi possibile. Per questa ragione tutti gli interessati (come partecipanti o sponsor) sono invitati a consultare il sito web della competizione (https://metricsproject.eu/agri-food/) e ad esprimere pareri e suggerimenti -in inglese o italiano- tramite acre@metricsproject.eu.