Pratiche sleali: la palla al Governo

Di   5 Maggio 2021

Scaduto il termine di recepimento delle norme europee che vietano le norme commerciali sleali coe le aste a doppio ribasso

Good looking woman standing in front of vegetable shelves choosing what to buy.

Gli Stati membri hanno avuto tempo fino al 1 ° maggio per recepire nel diritto nazionale le norme dell’Ue che vietano le pratiche commerciali sleali. L’Italia sta facendo la sua parte con l’approvazione definitiva del Senato alla Legge che delega al Governo a recepire la direttiva per il contrasto alle pratiche commerciali sleali.

La direttiva, adottata il 17 aprile 2019, garantisce la protezione del 100% degli agricoltori europei e dei fornitori di piccole e medie dimensioni contro 16 pratiche commerciali sleali da parte di acquirenti più grandi nella filiera alimentare.
Copre i prodotti agricoli e alimentari scambiati nella catena di approvvigionamento, vietando per la prima volta a livello dell’Ue tali pratiche imposte unilateralmente da un partner commerciale all’altro.
Le pratiche commerciali sleali da vietare includono, tra le altre:

  • gare e aste elettroniche a doppio ribasso
  • ritardi nei pagamenti
  • annullamenti di ordini dell’ultimo minuto per prodotti alimentari deperibili
  • modifiche unilaterali o retroattive ai contratti
  • obbligo del fornitore a pagare per prodotti sprecati
  • il rifiuto dell’acquirente di mettere per iscritto gli accordi con il fornitore

Gli agricoltori, i fornitori di piccole e medie dimensioni e le loro organizzazioni avranno la possibilità di presentare reclami contro tali pratiche dai loro acquirenti. Gli Stati membri dovrebbero istituire autorità nazionali designate che gestiranno i reclami.
La riservatezza è tutelata in base a queste regole per evitare qualsiasi ritorsione da parte degli acquirenti.

La direttiva europea contribuisce a rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare.
La Commissione Ue ha inoltre adottato misure per aumentare la trasparenza del mercato e promuovere la cooperazione tra i produttori in questo contesto. Insieme, questi garantiranno una catena di approvvigionamento più equilibrata, equa ed efficiente nel settore agroalimentare.

Entro novembre 2021, la Commissione presenterà una prima relazione sul recepimento e l’attuazione della direttiva da parte degli Stati membri.

Le misure nazionali di recepimento comunicate dagli Stati membri sono disponibili a QUESTO LINK