Presentato il decreto legna

Di   22 Marzo 2023

Gli agricoltori potranno pulire i fiumi raccogliendo il legname depositato naturalmente – in seguito a eventi atmosferici o meteorologici – senza essere multati

La presenrazuibe del decreto legna con l’on. Carloni (al centro) e il ministro Lollobrigida (a sinistra).

Presentato il cosidetto “decreto legna”, una norma che permette agli agricoltori di raccogliere il legname depositato naturalmente – in seguito a eventi atmosferici o meteorologici – nell’alveo dei fiumi, dei torrenti, sulle sponde di laghi e fiumi e sulla battigia del mare. Si potrà così prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree interne oltre a contenere i consumi energetici grazie alla produzione di energia. Diminuirà, quindi, l’abbattimento di alberi da combustione.

Si tratta, in sostanza, di un provvedimento di buon senso che concorrerà concretamente a ridurre il dissesto idrogeologico: dove diminuiscono le attività agricole e con esse la manutenzione del territorio, peggiora regolarmente l’ambiente. In precedenza chi aiutava a manutenere l’ambiente raccogliendo la legna, pulendo l’alveo dei fiumi veniva penalizzato da un eccesso di burocrazia e multe. In fondo gli agricoltori sono esperti di ambiente. Con il “decreto legna” si costruisce inoltre un circolo virtuoso, anche perché il legname raccolto può sostituire altri combustibili più inquinanti.

Promotore dell’iniziativa legislativa è l’onorevole della Lega e presidente della Commissione agricoltura alla Camera, Mirco CARLONI: “Il decreto prevede anche il finanziamento di progetti per la raccolta del legname nei territori colpiti da eventi atmosferici o meteorologici come nubifragi, piene, alluvioni, frane ed esondazioni”. Nel corso della presentazione del decreto, rispondendo alle domande dei giornalisti, CARLONI ha affermato che i 500.000 euro stanziati per il decreto non possono essere considerati pochi per le azioni di informazione e promozione previste dal provvedimento e che sebbene l’intervento sia limitato alle zone colpite da eventi calamitosi, l’arco temporale considerato – cinque anni – di fatto lo rende fruibile in moltissime zone. Il presidente della commissione agricoltura della Camera ha concluso affermando che “è importante semplificare le procedure previste dal decreto. Dietro alle catastrofi naturali non c’è solo il cambiamento climatico, ma anche l’eccessiva burocrazia. Impedire agli agricoltori di raccogliere il legname e di prendersi cura del loro territorio può causare accumuli torrenziali. Noi vogliamo che chi si impegna a mantenere pulito dal legname il fiume almeno non venga multato”.

UNCAI ha chiesto al Presidente Carloni di aggiungere gli agromeccanici nel testo del decreto.