QUATTRO POSSIBILI IMPATTI DI COVID-19 SULL’AGRICOLTURA

Di   8 Aprile 2020

COVID-19 sta causando una pesante recessione economica in Italia e in tutto il mondo. Come ne uscirà l’agricoltura? Cosa può e deve fare per mettersi in sicurezza? È bene che la filiera agricola non sottovaluti alcuni cambiamenti in atto che probabilmente diventeranno irreversibili per prendere decisioni per un futuro sostenibile e stabile

  1. Mercati e prezzi agricoli
    Abbiamo imparato sulla nostra pelle cosa siano l’isolamento sociale, la quarantena, la drastica limitazione di viaggi e trasferimenti, le chiusure di negozi, parchi, mercati. Tutto questo ha e avrà delle ripercussioni sul modo di fare la spesa, di mangiare fuori casa e sul cibo. I prodotti lattiero-caseari sono tra i prodotti nazionali che non troveranno più facilmente mercati internazionali pronti ad acquistarli. Questo avrà probabilmente un impatto sui prezzi. Già durante la crisi del 2008-2009 il prezzo del latte era cresciuto. Non rinunciamo per questo al nostro latte e ai nostri formaggi. Sono prodotti tipici dei nostri territori, sosteniamoli!
    Le borse merci hanno chiuso il trading di base di tutti i prodotti fino a “ulteriore comunicazione”. Prepariamoci perché il commercio sarà solo elettronico.
  2. Catene di approvvigionamento
    Rallentano oppure mancano. Non parliamo solo della manodopera composta da anni da immigrati comunitari e da extracomunitari (morto un papa se ne fa un altro, per cui crediamo che il vuoto di manodopera potrà essere coperto da inoccupati e disoccupati che già vivono in Italia: la recessione non fa prigionieri). Per catena di approvvigionamento intendiamo prima di tutto la logistica che l’emergenza sanitaria rallenta. In agricoltura si traduce macchinari, ricambi, carburante di vario genere, sementi, fertilizzanti, agrofarmaci e, naturalmente, la consegna e il ritiro dei prodotti agricoli destinati ai mercati o all’industria agroalimentare.
    Prepariamoci a una logistica lenta e vulnerabile anche in futuro perché il virus sarà una presenza stabile nelle nostre vite. Gli esperti già dicono che non faremo in tempo ad abituarci nuovamente alla vita normale, che ritornerà.
  3. Salute di contoterzisti e agricoltori
    Terzisti e agricoltori sono una popolazione relativamente più anziana, rispetto alla popolazione generale dei lavoratori. Questo li rende particolarmente esposti a forme gravi di COVID-19. Guanti e mascherine sono fondamentali per la nostra popolazione agricola. Basta l’imprudenza di uno solo per creare un nuovo focolaio e mettere in pericolo tutta una comunità agricola. L’agricoltura però non si ferma e la forza lavoro non deve venire meno: io resto a casa, ma poi si esce a lavorare, con tutte i dispositivi di protezione individuale (DPI): mascherine chirurgiche obbligatorie (contengono il contagio) e guanti protettivi (già indispensabili in diverse operazioni agricole), eventualmente sotto la mascherina chirurgica si può mettere anche una mascherina protettiva FFP2 (con valvola).
  4. Altre interruzioni
    La chiusura dei comuni crea distanza sociale. Agricoltori e terzisti con i loro mezzi possono passare da un campo all’altro anche se in comuni differenti. Se il lavoro non ne soffre, ne soffriranno tutti i tradizionali momenti di aggregazione, a partire dalle sagre di paese. Un problema molto serio che spetta al Governo risolvere in breve tempo è l’assenza o carenza di connessione internet a banda larga nelle aree rurali. Aspetto che rende impossibile la scuola a distanza ma anche il trasferimento di parte dell’attività commerciale e di servizi su internet. Uncai sta lavorando con Confagricoltura alla formazione online con classi virtuali: le lezioni devono però arrivare ai diretti interessati e per questo serve Internet veloce.

Solo il tempo rivelerà la gravità degli impatti sull’agricoltura dal nuovo coronavirus. L’invito è di prendere ragionevoli precauzioni per limitare la diffusione della malattia e la sua influenza sulle tue attività e vite. L’accumulo di forniture agricole non è raccomandato e potrebbe causare problemi ancora maggiori per il settore e che acquisti prudenti di input necessari potrebbero ridurre al minimo le interruzioni della tua attività. Tieniti informato, ascolta gli esperti e segui le raccomandazioni delle agenzie e autorità regionali, statali e locali.