Rinnovabili in agricoltura

Di   29 Marzo 2023

Intervento di Donato Rotundo, direttore delle Politiche di Sviluppo sostenibile e Innovazione di Confagricoltura, all’Agrifood Forum

“A partire dai biocarburanti, il tema legato allo sviluppo delle rinnovabili è oggi attualissimo e sta coinvolgendo le imprese agricole in maniera importante”.

Lo ha detto Donato Rotundo (nella foto), direttore delle Politiche di Sviluppo sostenibile e Innovazione di Confagricoltura, intervenuto all’Agrifood Forum organizzato da Rinnovabili.it “Sostenibilità in agricoltura, costo o valore?”.

Rotundo ha affrontato vari temi che riguardano la sostenibilità in agricoltura, a partire proprio dalle rinnovabili. “Le imprese stanno investendo sul biometano e sugli altri biocarburanti e dobbiamo fare in modo che al 2035 potremo proseguire nel percorso di utilizzo di questa tipologia di energie”.

Rotundo ha rimarcato anche le difficoltà legate agli ostacoli di carattere normativo ed economico, ostacoli che però vanno superati se si vogliono raggiungere gli obiettivi di sostenibilità che ci si è dati. Rapidità nell’emanazione dei provvedimenti, semplificazione e meno burocrazia, maggior coordinamento Stato Regioni, necessità di avere procedure coordinate, sono alcune delle sfide che ci attendono.

“Siamo in una fase importante e delicata, quella attuativa del PNRR sul Parco Agrisolare e sul biometano” ha proseguito il direttore delle Politiche di Sviluppo sostenibile di Confagricoltura “Sul Parco Agrisolare, fotovoltaico sui fabbricati produttivi, ad esempio occorre superare i limiti dell’autoconsumo. Come per il biometano occorre disporre di procedure semplificate che permettano la riconversione degli impianti. Nonostante le difficoltà anche di carattere normativo, oggi in Italia abbiamo raggiunto l’8% di produzione di elettricità rinnovabile dall’agricoltura. Molta strada è stata fatta, ma il percorso da compiere è ancora lungo.”

Rotundo ha fatto riferimento anche al problema delle emissioni “L’agricoltura rappresenta oggi il 9% dei gas climalteranti, avendo iniziato un percorso di riduzione delle emissioni, che ha portato a -12% negli ultimi trent’anni. Tutto questo è stato possibile grazie all’innovazione, all’agricoltura di precisione, allo sviluppo del biogas e all’utilizzo del digestato”. La risposta delle imprese sul fronte dell’innovazione, anche grazie all’agricoltura di precisione, è stata significativa.

Rotundo ha fatto poi anche un riferimento al Green Deal, che con le sue 8 linee di intervento coinvolge in maniera determinante l’agricoltura. Il settore primario, infatti, per la produzione di rinnovabili, appunto, per la riduzione delle emissioni, per l’assorbimento di CO2, è al centro delle strategie europee per la sostenibilità.

“Servono tuttavia, a livello europeo, norme semplici, incentivi, investimenti e gradualità nell’attuazione delle norme, per continuare a supportare le imprese verso percorsi sempre più sostenibili. Occorre infatti fornire alle aziende tutti gli strumenti possibili, per ridurre i costi, aiutarle ad autoprodurre energia e diversificare i redditi”.

Sicuramente la strada non è quella di prevedere norme sempre più restrittive e vincolanti da parte dell’Unione Europea, come quelle relative ai prodotti fitosanitari, agli allevamenti e agli imballaggi.

Siamo in un momento delicato del processo di transizione ecologica ed energetica. Se si va a rodere il reddito dell’agricoltore, penalizzandolo con ulteriori oneri tecnici e burocratici, non solo c’è il rischio di rallentare i percorsi virtuosi che si sono attivati sulla sostenibilità, ma anche di diminuirne la produttività e la competitività.