Rinnovabili, quale sviluppo?

Di   12 Aprile 2022

Nel dl 17 sul contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas e sullo sviluppo delle rinnovabili, passi in avanti su biogas

Il governo potrebbe varare nuove misure per rendere più semplice la produzione di energia da fonti rinnovabili giànella prossima riunione del consiglio dei ministri. Tra le misure ci sarebbero, tra l’altro, la semplificazione per le procedure di autorizzazione per impianti fino a 10 Mw e anche la possibilità di sviluppare impianti fotovoltaici di grandi dimensioni su terreni agricoli. Lo sostiene un articolo di Milano finanza.

Il 30 aprile scade il disegno di legge 3495a di conversione in legge del decreto-legge 17/2022 su misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Numerose le osservazioni avanzate dalla commissione agricoltura. Vediamole:

Articolo 2 – RIDUZIONE IVA ENERG ELETTRICA E PIANI RATEIZZAZIONE
Si propone l’opportunità di introdurre specifiche disposizioni aggiuntive dirette a prevedere:

  1. per le imprese agricole, sino al 31 dicembre 2022, la riduzione al 5 per cento dell’Iva relativa alla fornitura di energia elettrica;
  2. per i clienti finali di energia elettrica e di gas naturale che svolgono attività di impresa agricola, in caso di inadempimento delle fatture emesse tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2022, la possibilità di accedere ad un piano di rateizzazione.

Articolo 4 – COSTRIBUTO STRAORDINARIO IMPRESE ENERGIVORE
Si chiede di valutare l’opportunità di estendere alle imprese agricole e agroalimentari, nonché alle imprese e alle cooperative di trasformazione dei prodotti agricoli, il contributo straordinario previsto per le imprese “energivore”.

Articolo 5 – COSTRIBUTO STRAORDINARIO IMPRESE A FORTE CONSUMO DI GAS
Si chiede di estendere alle imprese agricole e agroalimentari, nonché alle imprese e alle cooperative di trasformazione dei prodotti agricoli, il contributo straordinario previsto per le imprese a forte consumo di gas naturale.

Articolo 8 – LIQUIDITA’, MUTUI E CAMBIALI AGRARIE
Si chiede di inserire ulteriori misure di sostegno alla liquidità delle imprese, tra le quali, in particolare:

  • per gli operatori che abbiano subito un aumento dei costi di produzione a causa dell’incremento del prezzo dell’energia;
  • la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei mutui o di altre forme di finanziamento a rimborso rateale, anche perfezionate attraverso il rilascio di cambiali agrarie;
  • l’estensione delle garanzie straordinarie di cui all’articolo 13 del decreto-legge n. 23 del 2020 (Fondo centrale di garanzia PMI) alle imprese che versino di in crisi di liquidità conseguente all’aumento dei costi energetici

Articolo 11 – AGRISOLARE
Per contrastare possibili fenomeni speculativi e scongiurare il rischio di un indiscriminato consumo di suolo agricolo, si chiede di valutare l’opportunità di inserire disposizioni correttive dirette a:

  1. condizionare l’accesso agli incentivi per lo sviluppo degli impianti fotovoltaici in ambito agricolo all’assunzione dell’impegno, da parte del richiedente, a far permanere la particella di terreno occupata dagli impianti parte della proprietà aziendale per almeno 10 anni;
  2. quanto agli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra, prevedere quale ulteriore condizione per l’accesso agli incentivi la collocazione su aree agricole marginali o non coltivate da almeno 5 anni;
  3. determinare, in riferimento agli impianti di cui alla precedente lettera, il limite massimo, in termini di metri quadri, della superficie agricola occupabile.

In pratica, in relazione all’agrivoltaico, è stato cancellato il diritto all’accesso agli incentivi per il fotovoltaico a terra in aree agricole e sono stati rimossi i vincoli troppo restrittivi per lo sviluppo dell’agrivoltaico compatibile con l’attività agricola.

IMPIANTI DI BIOGAS INFERIORI A 300 kW
Dopo l’articolo 11, al fine di sostenere le imprese del settore primario nella produzione di energia destinata prevalentemente all’autoconsumo aziendale, si propone di inserire un articolo aggiuntivo diretto a promuovere lo sviluppo di impianti di biogas con potenza elettrica non superiore a 300 kW, prevedendo un apposito contributo a fondo perduto in favore degli imprenditori agricoli.
In aggiunta a questo, di chiede di valutare l’opportunità di vincolare la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biomassa e biogas, di impianti biogas convertiti alla produzione di biometano e di nuovi impianti a biometano, all’utilizzo di prodotti agricoli, forestali e zootecnici di scarto, cover crops, secondi raccolti, scarti agro-industriali, forsu, sfalci urbani e stradali, e potature.

Articolo 13
Al comma 2, lettera c), relativamente all’adozione delle linee guida per lo svolgimento dei procedimenti autorizzatori per gli impianti di off-shore, si chiede di prevedere il concerto, anziché il parere, del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

PER TUTELARE LE AZIENDE AGRICOLE DAL RISCHIO DI FALLIRE

Infine si chiede di valutare l’opportunità di introdurre nel provvedimento specifiche disposizioni dirette a far fronte alle esigenze di liquidità delle imprese agricole, tra le quali:

  1. un sistema di incentivi fiscali, nella forma di crediti di imposta, per l’acquisto di prodotti energetici, fertilizzanti e fitosanitari;
  2. l’istituzione di un apposito fondo per la sostenibilità economica in agricoltura nonché di un fondo a copertura delle polizze assicurative sottoscritte dagli imprenditori agricoli a garanzia del prezzo praticato sui prodotti cerealicoli;
  3. misure volte a favorire la ristrutturazione del debito delle aziende agricole, il cui livello di indebitamento verso l’erario, gli enti locali e gli istituti di credito sia pari o superiore al 30 per cento del fatturato prodotto nel 2021.

BIOGAS ED ECONOMIA CIRCOLARE

Superate le incongruenze tra i sottoprodotti di origine agroindustriale ammessi negli impianti agricoli di biogas che fanno parte del ciclo produttivo di una impresa agricola e quelli ammessi per l’uso agronomico del digestato come sottoprodotto. Le commissioni congiunte ambiente e attività produttive della Camera hanno approvato l’emendamento al dl energia che promuove la valorizzazione dei sottoprodotti agroindustriali allargando la gamma delle biomasse impiegabili, favorendo così lo sviluppo del biogas e biometano agricolo in funzione delle specificità dei territori. Questo chiarimento, che raccoglie la richiesta del Consorzio italiano biogas (Cib) e Confagricoltura, consentirà di produrre quote maggiori di energia rinnovabile e maggiori quantitativi di digestato, contribuendo alla transizione agroecologica ed energetica.

Ha un particolare rilievo anche la previsione di un piano strategico per la riconversione e l’incremento dell’efficienza energetica delle serre, volto ad innovare il sistema produttivo per renderlo più competitivo anche attraverso la riduzione dei costi energetici. Il piano punta all’integrazione di impianti green, in particolare fotovoltaici, all’ulteriore sviluppo del riscaldamento da biomasse e da altri fonti rinnovabili, con l’obiettivo di trasformare le serre da strutture di consumo di energia a strutture di produzione e condivisione della stessa.