Rischi fitosanitari legati ai cambiamenti climatici e prevenzione di epidemie in ambito vegetale

Di   25 Agosto 2021

Incontro online a cura dell’Accademia dei Georgofili mercoledì 8 settembre ore 14.30. In attesa del vertice dei Ministri dell’agricoltura del G20, che si terrà a Firenze il 17 e 18 settembre

Coordina: Piero Cravedi

I Paesi dell’Unione Europea hanno norme molto severe in merito all’autorizzazione dei mezzi per la difesa delle piante e alle strategie del loro impiego. L’orientamento attuale è quello di proseguire in tale direzione per rendere la produzione agricola europea complessivamente sempre più “resiliente”.
L’obiettivo è certamente ottimo, in termini generali, ma la sua realizzazione può comportare anche conseguenze di segno opposto, se si considera la situazione a livello mondiale.
La “sostenibilità” può essere esportata dai pochi Paesi sviluppati a quelli che sono ancora in ritardo? Considerando la situazione italiana, emerge chiaramente che il grado di approvvigionamento nazionale è largamente carente per la maggior parte dei prodotti alimentari, come da un recente documento dell’AISSA.
I nostri prodotti alimentari sono quindi in gran parte importati, prevalentemente come materie prime da trasformare. I nostri agricoltori sono costretti a sostenere costi elevati e subire la concorrenza di prodotti disponibili sul mercato internazionale, a prezzi generalmente bassi, ma ottenuti nell’ambito di sistemi agroalimentari meno sicuri.
La riunione dei Paesi del G20 può consentire di affrontare approcci interdisciplinari lungimiranti per valutare e agire sulla complessità dell’impatto sul sistema agricoltura nel suo insieme di fattori quali clima, modalità produttive di materie prime e relativi aspetti sociali, economici e di mercato. Da considerare sono anche i cambiamenti geopolitici e i modelli di consumo e di domanda alimentare.
L’apporto del settore della “difesa antiparassitaria” a questo complesso argomento è rivolto a ricordare il rischio che potrebbe derivare dallo sviluppo epidemico di avversità delle piante coltivate con drammatiche conseguenze sulla disponibilità di cibo per la popolazione mondiale. Cooperazione internazionale e politiche commerciali non possono trascurare rischi di questo tipo.
L’evento si propone di evidenziare l’importante riorganizzazione che si sta verificando in Italia del Servizio Fitosanitario e del sistema di prevenzione dell’introduzione di organismi dannosi. Verrà dedicata attenzione agli effetti dei cambiamenti climatici sulle avversità delle piante e al ruolo di insetti vettori nella trasmissione di malattie a rischio di introduzione.

Programma:

  • La nuova normativa nazionale per la protezione delle piante e il riordino del Servizio Fitosanitario Nazionale (B. FARAGLIA)
  • L’Istituto Nazionale di Riferimento per la protezione delle piante e la realizzazione dei Laboratori di Quarantena per il controllo dei microrganismi dannosi (P. F. ROVERSI)
  • Cambiamenti climatici e malattie delle piante (G. LORENZINI)
  • Cambiamenti globali e fitopatogeni da quarantena: ricerca, innovazione, trasferimento, prevenzione (S. TEGLI)
  • Influenza del cambiamento climatico sugli insetti: nuove minacce per la viticoltura europea (A. ALMA, A. LUCCHI)
  • Rischi connessi all’introduzione di organismi esotici nelle associazioni vettore-fitopatogeno: il caso di Candidatus Liberibacter (R. TEDESCHI, E. GONELLA)
  • Xylella fastidiosa: il contributo della ricerca scientifica nella gestione di una emergenza fitosanitaria di portata epocale (D. BOSCIA)