Sarà una revisione light?

Di   19 Marzo 2019

Per sbloccare la situazione e convicere proprio tutti l’idea è di una revisione basica affinché i mezzi agricoli siano almeno abbastanza sicuri. Dopo l’ok del Ministero delle politiche agricole, la palla bollente è passata al Ministero dei trasporti

Si parla di freni, luci e roll bar. Quindi un livello base degli standard europei che dovrebbe incidere poco sulle tasche di agricoltori e contoterzisti, pur garatendo quel minimo di sicurezza in più necessario a ridurre il numero di infortuni sui trattori che si registra ogni anno in Italia. Nei primi 8 mesi del 2018 l’Inail ha, infatti, segnalato 86 incidenti mortali, uno ogni tre giorni. L’Italia, con oltre 100 morti tutti gli anni, è il fanalino di coda dell’Europa.

Sembra quindi scongiurato quindi il “pasticciacco” di una revisione omnicomprensiva unificata per tutti i settori e tutti i mezzi di trasporto ipotizzato a livello ministeriale pochi giorni prima del Sima di Parigi.

A essere toccati dalla legge saranno gli agricoltori medio-piccoli o non professionisti. Contoterzisti e agricoltori con dipendenti, e quindi già legati a Inail, da tempo hanno le carte in regola e standard di sicurezza che permettono la necessaria efficienza lavorativa e la dovuta sicurezza sul lavoro.

Una questione economica

“La revisione – afferma il presidente dell’Unione Nazionale Concessionari Unacma Roberto Rinaldin – non è una spesa ma un affare anche per le istituzioni. Vive da sola con la quota che i proprietari dei mezzi da revisionare dovranno pagare. Ad oggi, i concessionari sono gli unici che hanno investito”.
Stesso discorso vale però anche per gli agricoltori. I costi di un infortunio e ancora peggio di una morte sono drammatici e, a livello di filiera, molto più impattanti di quel poco che c’è da investire se la revisione fosse confermata leggera.

Inoltre la crescita in competitività ed efficienza del comparto agricolo passa per la crescita del parco macchine e per quella professionale degli addetti ai lavori. In particolare i giovani devono avere la possibilità di lavorare in un ambiente sano e sicuro.

Cosa fa la politica

La parte legislativa e burocratica è stata fatta. Il ministro dell politiche agricle Gian Marco Centinaio ha, infatti, fatto quanto promesso in occasione dell’Eima ed era in suo potere fare, vergado il decreto attuativo che ora, però, è sulla scrivania del Ministro dei trasporti Danio Toninelli.

Spetta, infatti, al mnistro di Crema l’ultima parola, trattandosi di un decreto attuativo del Ministero dei trasporti in cui quello dell’agricoltura rientra per un concerto. Una revisione light non è più la palla avvelenata avversata soprattutto dalle lobby agricole; ci sono dunque discrete probabilità che anche il secondo decreto esca dal cassetto e con esso diventi operativa la revisione.