Sempre fedeli al motto “Prosperitati publicae augendae”

Di   7 Luglio 2020

Intervista di Agrapress al presidente dell’Accademia dei Georgofili Vincenzini. Avviata la divulgazione degli strumenti per la ripresa

di Letizia Martirano

COVID19 non ha fermato l’attività dell’Accademia dei Georgofili. Sospese le adunanze pubbliche, così centrali nella vita culturale fiorentina, i vertici dell’Accademia hanno messo a punto una serie di iniziative utili all’aggiornamento tecnico degli agricoltori. In questa intervista il presidente dell’Accademia Massimo Vincenzini, riconfermato alla guida della prestigiosa istituzione da alcune settimane, le illustra svolgendo anche alcune considerazioni sull’attuale situazione dell’agricoltura.

Quale futuro l’Accademia dei Georgofili ipotizza alla luce delle conseguenze dell’epidemia di covid 19?

Le conseguenze della pandemia saranno certamente di portata eccezionalmente grave per tutti i settori economici, con ripercussioni di carattere sociale altrettanto gravi, come diversi studi stanno mettendo a fuoco. Anche per l’agricoltura e per le diverse filiere agroalimentari, malgrado il settore agroalimentare abbia continuato ad operare durante la fase di lockdown, sono previste sensibili cadute di redditività, anche se le differenze tra comparto e comparto sono obiettivamente assai pronunciate. Tuttavia, oltre alle molteplici note negative, va segnalata una consolatoria nota positiva: l’opinione pubblica ha finalmente acquisito la consapevolezza della centralità della produzione primaria nel panorama degli interessi nazionali. Questa rinnovata consapevolezza costituisce una opportunità da cogliere per avviare processi di rinnovamento del settore agricolo in senso lato, capaci di consolidare e possibilmente incrementare il primato raggiunto dai nostri prodotti in termini di eccellenza qualitativa e valore economico, salvaguardando il reddito degli agricoltori e delle imprese agricole, senza dimenticare la promozione dei percorsi formativi e di aggiornamento professionale degli addetti nei diversi comparti. Senza agricoltura non potremmo mai vincere le sfide poste dall’Agenda 2030 e senza competenze adeguate non vi potrà essere una agricoltura in grado di assecondare e sostenere uno sviluppo sostenibile.

Può spiegare in cosa consiste l’iniziativa che l’Accademia ha intrapreso da un paio di mesi per trasferire le innovazioni alle PMI nell’ottica della ripresa dalla crisi economica?

Già dalla prima metà di marzo, i Georgofili si sono attivati pensando direttamente alla fase post covid-19, quando le attività produttive ed economiche sarebbero ripartite. Fedeli al nostro storico motto, Prosperitati publicae augendae, abbiamo avviato un’attività di divulgazione per offrire agli agricoltori adeguati strumenti per la ripresa. E’ stata, così, creata una apposita sezione nella homepage del nostro sito (www.georgofili.it), denominata appunto “L’Accademia per il post covid-19”, intesa come un servizio per gli agricoltori, in particolare quelli piccoli e medi che sono la maggioranza degli agricoltori italiani e che hanno necessità di accedere a informazioni circa la disponibilità di innovazioni tecniche e di pratiche innovative che apportino uno sviluppo economico sostenibile. In questa sezione del sito, è stata istituita un’area denominata “Antologia delle innovazioni mature“, articolata in varie categorie, dalla cerealicoltura alla viticoltura e alla orticoltura, dalla difesa delle piante all’enologia, o dalla meccanizzazione alle tecnologie alimentari, ecc. Tutte le innovazioni contengono precise indicazioni su specifici interventi a carattere innovativo; si tratta cioè della vera utile innovazione, quella nata da problemi reali e che prospetta soluzioni ampiamente sperimentate e quindi pronte al trasferimento. Un rilievo non secondario: ogni innovazione è sottoposta al “referaggio” di specialisti, in gran parte Accademici georgofili, che validano il contenuto di ciascuna innovazione proposta. Accanto all’area dell’Antologia c’è un’altra area “cliccabile”, denominata “Altri contributi“, che raccoglie documenti di aggiornamento e/o costruttivi spunti di riflessione sulle problematiche emerse nei vari comparti dell’agroalimentare durante la pandemia. Entrambe le aree “cliccabili” vengono aggiornate settimanalmente con nuovi inserimenti.

Sarebbe stato opportuno che tra gli illuminati consultati dal Presidente del Consiglio durante gli Stati generali ci fosse stato anche un illustre accademico delle scienze agrarie?

Nessuno meglio del Presidente del Consiglio e della Ministra Bellanova sa quanto sia stata importante e strategica l’attività del sistema agroalimentare nella fase di lockdown e, quindi, sono entrambi certamente in grado di trarre le corrette considerazioni e intraprendere le conseguenti opportune decisioni.

La cultura nelle sue diverse accezioni è, secondo lei, un elemento dirimente nella elaborazione delle strategie per l’agricoltura?

Certo che sì. L’Unica cosa che deve fare paura o sollevare sospetti è l’ignoranza. L’Accademia dei Georgofili crede senza esitazioni nell’attività di ricerca e sa quanto essa sia utile non solo all’avanzamento delle conoscenze, del quale ne è lo strumento primario, ma anche per le inevitabili ricadute applicative, tese a dotare l’Umanità di cibo più sano e sicuro, di migliori possibilità economiche, salvaguardando l’ambiente.

Può spiegare nei dettagli in cosa consiste la scelta dell’Accademia in ordine alla valorizzazione del patrimonio bibliotecario dei Georgofili.

Il patrimonio storico culturale dell’Accademia consiste nella Biblioteca, la cui consistenza è di circa 94.000 volumi suddivisi in diversi fondi di particolare interesse storico attinente al mondo dell’agricoltura e dell’ambiente, nell’Archivio storico, formato da oltre 30.000 documenti che coprono un arco temporale di due secoli e mezzo, e nella Fototeca, la cui ricca consistenza in fotografie, diapositive, negativi e disegni costituisce un fondo di grande interesse storico relativo all’agricoltura e ai territori dell’Italia e del mondo. Secondo tradizione, l’Accademia offre agli studiosi, attraverso la Biblioteca, l’Archivio storico e la Fototeca, un patrimonio documentario tematico di inestimabile valore, oggetto di indagini storiche da parte degli interessati a varie discipline (scienze agrarie forestali scienza dell’alimentazione, tradizioni locali, scienze economiche e giuridiche, scienze zootecniche, scienze umanistiche, storia dell’agricoltura, dell’architettura, etc.). A partire dal 2019, i Georgofili hanno avviato un articolato programma per la conservazione e valorizzazione di tale patrimonio storico culturale, con il dichiarato intento di realizzare pubblicazioni straordinarie ed esposizioni tematiche.
A puro titolo esemplificativo dell’attività di valorizzazione, ricordo che, dopo l’inserimento nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), l’Accademia ha deciso di aderire anche a reti bibliotecarie internazionali, al fine di dare maggiore visibilità al proprio patrimonio bibliotecario e offrire nuovi strumenti di ricerca per gli studiosi di tutto il mondo. Dal mese di maggio 2020, la biblioteca dell’Accademia dei Georgofili è stata resa disponibile sul catalogo WorldCat dell’Online Computer Library Center (OCLC), la più grande banca dati bibliografica del mondo. Dei 44.497 records bibliografici finora inseriti, ben 31.649 (oltre il 70%) sono risultati nuovi, quindi un materiale unico in possesso dell’Accademia dei Georgofili.
Un grande arricchimento per la comunità scientifica mondiale e una notevole opportunità per l’Accademia di essere valorizzata per il suo inestimabile patrimonio librario.