Si festeggia il campione di motoaratura

Di   18 Febbraio 2021

Ieri ha compiuto 86 anni Giuseppe Silvano Bessega, l’uomo che ha messo la quinta ruota ai trattori

Giuseppe Silvano Bessega

In questi giorni nei campi si sta distribuendo un po’ di concime, uno dei pochi lavori che Giuseppe preferisce lasciare a figli e nipoti. Giuseppe Silvano Bessega ha compiuto ieri 86 anni, è nato il 17 febbraio del 1935, e da 70 anni è il nostro campione di motoaratura. “Un tempo si facevano delle gare. Nel 1961 ho vinto il campionato provinciale di Padova, sono arrivato primo in Veneto e quinto a Roma. Il 19 settembre l’allora ministro dell’agricoltura, il vicentino Mariano Rumor, mi premiò. Se arrivavo almeno terzo avrei partecipato anche ai campionati mondiali di motoaratura”.

Giuseppe (“ma molti mi conoscono come Silvano”) è anche “l’uomo che ha messo la quinta ruota al trattore“. Per capire cosa significhi, occorre fare una premessa: lui e le lavorazioni agromeccaniche sono un tutt’uno. A 86 anni non ha mai lasciato completamente i suoi trattori ai tre figli Denis, Alberto e Fabio e ai numerosi nipoti. Ama quelli della sua giovinezza, collezionandoli come figurine Panini, ma con disincanto. Ancora oggi, ogni volta che acquista un nuovo mezzo agricolo, il suo primo istinto è, infatti, quello di studiare come è fatto, come lavora e se è migliorabile. E con abilità, quando serve, è in grado di operare come un chirurgo per renderlo più adatto alle esigenze dei nostri campi e più funzionale. I costruttori padovani e veneti lo conoscono bene. Innumerevoli volte, infatti, partendo dalla sua azienda di Villanova di Camposampiero, in provincia di Padova, Giuseppe è andato da loro pieno di idee e progetti. 

Questa premessa serve a spiegare come un giorno decise di mettere la quinta ruota ai suoi trattori: “Serviva per girare il mezzo di 360 gradi in appena sette secondi, senza manovre e contromanovre”. Aveva avuto l’idea di montare la ruota di un camion sulla testata di un trattore: “In questo modo il trattore si alzava su tre ruote  e premendo sui freni lo giravo come un cingolato”. Poteva essere la sua fortuna, ma dopo quindici anni una casa costruttrice tedesca si accorse dell’innovazione di Giuseppe e la brevettò al suo posto: “Mi chiesero addirittura di togliere la quinta ruota dai miei trattori”.

A lungo fu revisore dei conti della locale associazione di agromeccanici, la Apiumai, ci piace quindi pensare che andò alla resa dei conti anche con il costruttore tedesco. Ma Giuseppe è anche il romantico presidente onorario dell’associazione di trattori d’epoca Agri-Cultura, specializzata in folkloristiche gare di motoaratura in occasione di feste e sagre (quelle vere, e non virtuali e da remoto come quella del suo 86esimo compleanno). Ci immaginiamo quindi questa risposta alla richiesta di rinunciare alla sua invenzione: una grande festa su cinque ruote con tutta la sua squadra di motoaratura.