Sima e l’agricoltura di domani

Di   11 Ottobre 2022

Anche SIMA Parigi premia le soluzioni e le tecnologie più innovative presentate dagli espositori (SIMA Innovation Awards). Lo fa dal 1931, andando a caccia dei trend che di volta in volta hanno trasformato l’agricoltura e premiando le soluzioni migliori

Ogni cambiamento in agricoltura è stato accompagnato dalla preoccupazione di chi dovrà farlo suo. Nuovi macchinari e nuove attrezzature, oggi “intelligenti”, devono tenerne conto e sulla base della loro usabilità, della loro capacità di farsi capire e piacere da agricoltori e contoterzisti vengono preferiti ad altri simili. L’ecosistema delle nuove tecnologie agricole sarà presente alla edizione Sima del centenario (dal 6 al 10 novembre nel quartiere espositivo di Paris Nord Villepinte) per essere valutato e premiato.

I candidati sono divisi in cinque categorie:

  1. Dalla raccolta allo stoccaggio (FENDT Rotana, MASSEY FERGUSON MF RB F Protec, CLAAS PICK UP Profi Contour, CLAAS SMART DENSITY su VARIANT 500, KLIM’TOP CONTROLS, KRONE Additive incorporation system su balle quadrate, John Deere R, NEW HOLLAND Grain Cam, OLIMAC DRAGO GOLD)
  2. Bestiame, energie rinnovabili, biomasse e biomateriali (BIORET AGRI, COPEEKS, EMILY, New Holland Agriculture – a circular economy for a negative carbon footprint, SAMSON / PICHON sensore nir)
  3. Robotica ed elettronica di bordo (Amazone MySprayer, GPS-Scenario Control, UX SmartSprayer, ECOROBOTIX, John Deere Spot-On Weeding with See & Spray, veicolo automatico KRONE France & LEMKEN, ROLLAND, n TRELLEBORG WHEEL SYSTEMS)
  4. Servizi e software (MyEasyFarm, ITK, CLAAS, BEEGUARD, EASY CONNECT, AGROSOLUTIONS)
  5. Suolo e colture (FLEXXIFINGER, HYDROKIT, LEMKEN, MONOSEM, PRAYSBEE, VADERSTAD)

I vincitori saranno svelati durante il 6 novembre 2022 e saranno portati in palmo di mano durante tutta la rassegna parigina. Verranno assegnate medaglie d’oro, d’argento e di bronzo per ciascuna categoria.

Si può comunque già affermare che l’agricoltura digitale è la grande vincitrice. Due terzi delle tecnologie selezionate dalla giuria per le cinque categorie integrano, infatti, soluzioni dell’agricoltura 4.0 come sensori, dispositivi automatici e robot, software, app e l’uso dell’IA (intelligenza artificiale) sono ormai presenti ovunque. Per questo l’attenzione maggiore va alla facilità d’uso e agli scopi che si intendono raggiungere con una determinata tecnologia, più che alle componenti elettroniche o meccaniche in quanto tali.
 
Per valutare correttamente una tecnologia digitale diventa così fondamentale capire fino a che punto essa migliori la qualità del lavoro e dei prodotti, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi economici aziendali. Non solo, occorre anche che la nuova tecnologia migliori le condizioni e la sicurezza dei lavoratori affinché sia adottata volentieri, superando il comprensibile ostacolo d’apprendimento. Occorre che l’agricoltore o il contoterzista intuisca subito i benefici che seguono dalla sua adozione. Senza troppe spiegazioni. E comfort, sicurezza sul lavoro, settaggi e calibrazione delle attrezzature e delle lavorazioni veloci e convenienti sono imbattibili lasciapassare per una nuova tecnologia. OCCORRE CHE ESSA ALLEGGERISCA IL CARICO MENTALE, NON IL CONTRARIO!
Infine è necessario che la soluzione digitale favorisca la transizione ecologica, rispondendo così alle esigenze e ai cambiamenti della società. Ciò si traduce essenzialmente in tre direttive:

  1. prodotti per il controllo delle erbe infestanti, attraverso l’applicazione mirata delle sostanze chimiche,
  2. la riduzione dei fertilizzanti (visti anche i prezzi che hanno raggiunto)
  3. la riduzione del consumo di energia nell’ottica della riduzione delle emissioni e dei costi del carburante, ma anche in funzione della gestione del carbonio nel suolo (finalizzata sia a mitigare le conseguenze dei cambiamenti climatici, sia a migliorare la fertilità del suolo e  trattenere l’acqua).

Manca solo una cosa. La transizione energetica. La decarbonizzazione dell’agricoltura rimane ancora un progetto su cui molte aziende costruttrici stanno lavorando. manca però ancora una proposta concreta, che si tratti di nuovi carburanti sintetici, soluzioni ibride, idrogeno o elettrico. Per questo dovremo attendere altre edizioni di Sima o di alte kermesse della meccanica agricola.