Su Tv2000 parte Agrinet

Di   4 Maggio 2022

Il programma sulla natura sostenuto dalla Commissione Europea. La prima puntata sabato 7 maggio alle ore 17.30 sarà dedicata alla castanicoltura 

Dal 7 maggio, ogni sabato ore 17.30, parte su Tv2000 la docuserie Agrinet. Il futuro in campo. Il programma televisivo è stato ideato per approfondire il tema dell’agricoltura sostenibile, il corretto uso delle risorse naturali, l’innovazione tecnologica, la lotta ai cambiamenti climatici.

Sostenuto dalla Commissione Europea nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria (PAC), Agrinet sarà un viaggio di 12 puntate in compagnia di Francesca Magnoni nelle Regioni italiane con tante storie e racconti di imprenditori agricoli sostenibili, per essere più consapevoli circa uno stile di vita sano, per sostenere la transizione verso un sistema alimentare sempre più responsabile e per proteggere l’ambiente e la biodiversità.

Nella prima puntata la castanicoltura moderna tra recupero della tradizione e innovazione in campo. La castagna è un frutto che spesso ha fornito nel passato l’unico alimento largamente disponibile per gli abitanti della bassa e media montagna, un alimento considerato povero, che oggi invece può rappresentare un’importante economia per il Paese, soprattutto per le zone marginali di montagna, dove oltre a garantire una buona fonte di reddito rappresenta anche una forma di tutela ambientale e paesaggistica.
In puntata i metodi di coltivazione e raccolta tradizionali e moderni, dove l’innovazione nelle agrotecniche uniscono la tutela della salute delle piante, la loro valorizzazione economica e il miglioramento genetico.
In Italia una delle zone più importanti per la castanicoltura è il Piemonte e qui l’economia legata al castagno coinvolge non solo le attività agricole, ma anche quelle forestali, l’ambiente e il paesaggio, l’edilizia e l’artigianato.
Il Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte si trova a Chiusa di Pesio nel cuneese, nato nel 2003 per iniziativa della Regione, dell’Università di Torino e delle Comunità Montane locali, sulla base del legame del castagno con la storia e le tradizioni locali, scommettendo sulle potenzialità della castanicoltura moderna. Qui Gabriele Beccaro, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università di Torino, ci spiega come riconoscere le principali varietà di castagne e marroni e  racconta come si può contribuire con questo tipo di coltivazione a sostenere l’economia locale e la tutela della biodiversità.
Poi Valter Bono, castanicoltore, che con la consulenza dell’Università, mostra un impianto tradizionale in alta Val di Susa dove Paolo Chiaberto, presidente della Cooperativa La Maruna dove tra antichi alberi si raccoglie a mano il Marrone della Valle di Susa IGP.
Giovanni Gamba, dottorando dell’Università di Torino, racconta come preservare con metodi sostenibili la salute delle piante utilizzando strategie di difesa a basso impatto ambientale.
La puntata termina con la preparazione di una zuppa a base di castagne secche preparata dai cuochi della Fondazione Albatros di Messina, con loro Francesca Cerami, direttrice dell’Istituto per la promozione e valorizzazione della dieta mediterranea.

LE ALTRE PUNTATE

Le puntate successive saranno dedicate all’allevamento sostenibile della carne bovina tra i pascoli incontaminati delle Madonie (14 maggio); l’oro nero di Modena tra le bottaie nei sottotetti (21 maggio); il Catarratto, vino bianco di Sicilia, tra i progetti di ricerca universitari e i profumi della Valle dello Jato (28 maggio); il Gorgonzola e la filiera produttiva sostenibile dall’allevamento fino allo scaffale (4 giugno); dal cuore dei Monti Sicani il pecorino siciliano che ci riporta ad Omero (11 giugno); l’economia circolare e virtuosa della Valle Isarco per la produzione lattiero-casearia (18 giugno); giovani e agricoltura: come nasce una passione e diventa un mestiere sulle alte vette trentine (25 giugno); coltivazione e innovazione: le fragole di alta qualità, sane e sostenibili del rovigotto (2 luglio); il consumo sostenibile dei gruppi di acquisto: una storia virtuosa dal Lazio (9 luglio); la pastorizia sostenibile nel cuneese dove la vita degli animali scandisce la produzione casearia (16 luglio); il distretto del riso in Piemonte: una storia secolare di rapporti tra uomo e paesaggio (23 luglio).