Suolo e silenzio della politica

Di   8 Dicembre 2022

Qualche giorno fa si è tornati a parlare di suolo. L’opportunità è stata offerta dalla Giornata mondiale dedicata proprio all’elemento più terra terra. Già lo scorso luglio Uncai si era appellata al governo Draghi affinché, almeno lui, sbloccasse la proposta di legge sul consumo di suolo, ferma da diversi anni in Parlamento. Poteva essere l’ultimo grande gesto di un governo che ci ha tratti fuori dalla palude di una pandemia inizialmente gestita malissimo, e invece niente.

Cosa possiamo quindi attenderci da una Giornata mondiale? La Giornata mondiale del suolo ha permesso di tornare sul tema. Un tema importantissimo, condiviso da tutti, meno dai sindaci che il suolo e i diritti di urbanizzazione li usano come bancomat, e guai a chi glieli tocca.

COLDIRETTI, 9 COMUNI SU 10 A RISCHIO FRANE E ALLUVIONI

Ebbene sì, “in Italia oltre 9 comuni su 10 (il 93,9% del totale) hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni anche per effetto del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione…..”. Coldiretti ha un centro studi potentissimo con dati e statistiche per tutto. Il suo comunicato stampa va come un’accetta e denuncia “gli effetti del micidiale mix dei cambiamenti climatici e della sottrazione di terra fertile capace di assorbire l’acqua”. “A questa situazione non e’ certo estraneo il fatto che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari a causa dell’abbandono e della cementificazione che rende le superfici impermeabili”. Prosegue alludendo alla sovranità alimentare e come questa sia in palese contrasto con le politiche di consumo di suolo figlie di amministratori piccoli piccoli. Ma non solo sovranità alimentare, anche meno stoccaggio di carbonio nel terreno.

SI CAMBI BANCOMAT

IL suolo è merce di scambio per gli amministratori locali? È ciò che permette loro di fare cassa per fornire altri servizi? Da qui la scelta del governo di dare loro in mano un nuovo bancomat aprendo un fondo per il contrasto al consumo di suolo, finanziato con 10 milioni di euro nel 2023, 20 milioni nel 2024, 30 milioni di euro nel 2025 e 50 milioni di euro all’anno nel biennio 2026-2027 previsto dalla manovra. Basterà?

CONFAGRICOLTURA, SUOLO RISORSA ESSENZIALE PER LA VITA SULLA TERRA

Confagricoltura ricorda come un suolo sano garantisca cibo sano e aiuti a catturare le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. E aggiunge qualche dato: “In Italia i danni sulla fertilità dei suoli, secondo l’Ispra, riguardano circa il 30% della penisola, principalmente al sud, dove in alcuni casi superano il 40% delle superfici. Tra il 2006 e il 2021, l’Italia ha perso 1.153 chilometri quadrati di suolo naturale o semi naturale, con una media di 77 chilometri quadrati all’anno, con un danno economico stimato in quasi 8 miliardi di euro l’anno”.

CIA, ANDARE AVANTI SU LEGGE CONTRO IL CONSUMO SUBITO PIANO ANTI-DISSESTO

Cia è sulla stessa lunghezza d’onda di Uncai nell’affrontare il tema partendo proprio dalla necessità di “approvare definitivamente la legge contro il consumo di suolo, ferma in un cassetto da cinque anni e definire subito un piano”. Per Cia, inoltre, va superata la logica dello stato di calamità, ripartendo da una seria progettualità. “Il paese perde, di fatto, 2 metri quadri di suolo al secondo, a causa di asfalto e cementificazione, in media 19 ettari al giorno nel 2021 (quasi 60 kmq nel 2020), superfici tali che, diversamente, avrebbero garantito l’infiltrazione di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua, quel drenaggio fondamentale contro alluvioni e frane”. Per ribadire che “serve una posizione politica e istituzionale forte, l’approvazione definitiva della legge contro il consumo di suolo e, a supporto, una pianificazione capillare di interventi sul territorio contro il dissesto idrogeologico, che passino per la revisione dei ruoli e delle responsabilità, il rifacimento delle reti fluviali regione per regione, la messa in sicurezza degli argini e delle aree marginali”.

MA COME AGRICOLTORI E TERZISTI POSSONO RISPETTARE IL LORO SUOLO?

Come invertire la tendenza e iniziare una rigenerazione del suolo agricolo, in molti casi in stato di degrado? Il nuovo regolamento europeo sui fertilizzanti, in vigore dal luglio 2022, contiene degli aspetti di cui è bene far tesoro, come l’importanza dell’uso di concimi organici e soprattutto l’introduzione di biostimolanti. Su questo aspetto è stato riconosciuto come lo sviluppo delle tecniche molecolari abbia contribuito a valorizzare l’importanza dell’attività della vita microbica nel suolo. La ricerca è quindi fondamentale per approfondire le conoscenze sulle proprietà biologiche dei suoli e fornire preziose indicazioni proprio sull’uso di biostimolanti microbici, costituiti da uno o più microrganismi e non microbici con azione sul suolo, come i funghi micorrizici ed estratti umici, o sulla pianta come gli idrolizzanti proteici ed enzimatici.