Tra i filari di Enovitis con Uncai e Confagricoltura

Di   2 Luglio 2021

Tassinari: “Contoterzisti cinghia di trasmissione tra la tecnica agromeccanica avanzata e l’applicazione in campagna anche in viticoltura”

L’1 e il 2 luglio scorso, tra i filari di Barbera dall’azienda Pico Maccario di Mombaruzzo, in provincia di Asti, si è visto il meglio delle tecnologie per la viticoltura: trattori specializzati ultracompatti, scavallanti e isodiametrici, pneumatici intelligenti, nebulizzatori di precisione, trappole automatiche per insetti, droni per la mappatura delle aree più remote e ag bot in grado, attraverso sensori e algoritmi “intelligenti”, di raccogliere dati di campo per la programmazione di interventi mirati, ma anche di eseguire “in leggerezza” e senza danneggiare il suolo trattamenti fitosanitari completi, diserbi meccanici, potature, sfalci. Gli agromeccanici piemontesi Uncai hanno risposto al richiamo di Enovitis in campo, tornata dopo 15 anni in Piemonte, e insieme con Confagricoltura Asti hanno portato le risorse umane e tecnologiche dell’agricoltura di precisione e digitale nel vigneto.

Protagonisti nei due giorni di prove in campo del 1 e del 2 luglio, i contoterzisti Uncai hanno avuto la possibilità di testare e vedere all’opera sistemi tecnologici innovativi, digitalmente interconnessi, in grado di armonizzare tutte le operazioni agromeccaniche tra i filari, dal monitoraggio all’intervento colturale sitospecifico, per un nuovo approccio di viticoltura intelligente e sostenibile. Hanno misurato l’efficacia e l’effettiva applicabilità di quanto proposto dagli espositori, offrendo le loro valutazioni ai visitatori nello stand allestito con Confagricoltura.

“L’evento ci ha permesso – spiega il presidente di Uncai Aproniano Tassinari – di sensibilizzare agricoltori e cantine sociali di ricorrere ai servizi agromeccanici conto terzi per operazioni di meccanizzazione finalizzate a un’agricoltura sostenibile e di precisione”.

Tradizionalmente associati alla cerealicoltura, i contoterzisti sono, infatti, fondamentali anche in viticoltura, portando le tecnologie e le tecniche più moderna nelle piccole aziende vitivinicole e nelle cantine sociali. “Oggi la space economy, con la raccolta di dati attraverso satelliti e la loro elaborazione in modelli predittivi, ha un ruolo centrale nella viticoltura, permettendo di capire in anticipo l’efficienza della chioma, le esigenze nutritive e nutrizionali, l’impatto delle malattie, gli stress idrici, i tempi differenziati di maturazione e vendemmia. Ma ogni innovazione necessita di un suo tempo di apprendimento e di investimenti, ed Enovitis in campo conferma la necessità di creare e promuovere in campo una cultura digitale che veda i contoterzisti in prima linea, quali cinghia di trasmissione tra la tecnica avanzata e l’applicazione in campagna”, conclude il presidente di Uncai.