Trattore elettrico e futuro

Di   4 Gennaio 2023

Con l’impennata dei costi dei carburanti, ha preso forza l’idea che i trattori possano essere alimentati non dal gasolio. In generale il dogma del motore a combustione è andato frantumandosi con l’avanzata di soluzioni ibride, elettriche, a biogas, a biometano.

L’IMPENNATA DEL CARBURANTE AGRICOLO

Il prezzo del carburante agricolo non accenna a diminuire. La maggiorazione media è del 40-50% rispetto a 12 mesi fa. Se si torna indietro al 2020, quando si era in piena pandemia e lockdown, il gap è ancora maggiore. Gli interventi di sostegno  ad opera delle Istituzioni hanno messo una pezza, in attesa di risolvere la colpevole esclusione degli agromeccanici tra i beneficiari del credito d’imposta del 20% carburante nei primi mesi del 2022.

NEUTRALITA’ EMISSIONI CARBONIO

Secondo uno studio dell’Associazione dei costruttori europei di macchine agricole Cema, in Europa il 10% delle emissioni di gas serra di origine umana a livello globale, proviene da agricoltura, silvicoltura e altri usi del suolo. La percentuale diventa l’11% se si aggiungono le emissioni generate dall’uso di macchinari agricoli.

L’Unione Europea intende raggiungere la completa neutralità dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050. Da qui le politiche in favore di veicoli elettrici o ibridi e carburanti verdi alternativi e contro tutti i combustibili fossili. Anche in agricoltura, anche in agromeccanica.

Eppure, è oggi praticamente impensabile ipotizzare che si possano raggiungere, entro fine 2024, 10.000 beneficiari delle misure del Pnrr a sostegno dell’acquisto di macchine agricole a trazione elettrica o a biometano al fine di abbattere le emissioni del 95% sostituendo le macchine a gasolio.

Ne sono certi  il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida e Andrea Borio, presidente di Federacma (federazione nazionale dei commercianti macchine agricole).

Tuttavia l’orientamento è quello dello sviluppo di sistemi alternativi e a basso impatto ambientale, in primis l’elettrico. Le criticità però non mancano, dall’elevato costo di produzione e di smaltimento delle batterie, all’assenza di infrastrutture adeguate. Se, poi, dovesse scendere il costo dei combustibili fossili, non ci sarebbe più partita e tutto il trend dell’elettrificazione imploderebbe.

Ma in Italia si aggiunge un ulteriore problema che rende l’elettrico una soluzione inadeguata: le fonti energetiche nazionali che andrebbero ad alimentare i trattori elettrici sono in gran parte inquinanti (petrolio, carbone e gas naturale fanno insieme l’80% del mix energetico tricolore, l’idroelettrico solo il 7% mentre le rinnovabili raggiungono l’11%). Ciò farebbe dei trattori elettrici italiani i più inquinanti d’Europa!