Ufficiale l’estensione di 2 anni dell’attuale Pac

Di   17 Dicembre 2020

Il Parlamento europeo ha approvato il regolamento di estensione della Pac e gli aiuti covid. De Castro: “Da gennaio 2021 oltre 8 miliardi per il settore (925 milioni all’Italia)”

Chef in Parlamento Europeo si “cucina” la PAC

Con 653 voti favorevoli, 19 contrari e 22 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato il regolamento che proroga l’applicazione delle norme esistenti della Politica agricola comune (Pac) fino alla fine del 2022. Ciò garantisce che i pagamenti agli agricoltori e ai beneficiari dello sviluppo rurale possano continuare.

  • I Paesi Ue saranno in grado di rendere più facile, per gli agricoltori, ricevere un indennizzo per le perdite causate da avversità atmosferiche, da epizoozie o fitopatie e da infestazioni parassitarie.
  • Il parlamento ha anche introdotto alcune misure che offrono ai Paesi Ue un margine di manovra maggiore per il sostegno agli agricoltori, soprattutto durante la crisi covid-19.
  • Inoltre, i deputati hanno ottenuto di prolungare oltre i tre anni la durata dei nuovi programmi pluriennali di sviluppo rurale incentrati sull’agricoltura biologica, sul clima e sulle misure ecocompatibili, includendo nel pacchetto di misure anche i progetti per il benessere degli animali.

“Da gennaio 2021, oltre 8 miliardi di euro a sostegno del settore duramente colpito dalla pandemia da covid-19”. Così Paolo De Castro, relatore per il Parlamento Ue del Next generation Eu per lo sviluppo rurale. “Oltre alla dotazione di 8.07 miliardi, di cui 925 milioni assegnati all’Italia, nel 2021 gli agricoltori europei potranno beneficiare di ulteriori 2,6 miliardi derivanti da un anticipo dei fondi per lo sviluppo rurale. Per un pacchetto totale di oltre 10 miliardi di euro, con una quota nazionale per l’Italia pari a 1.22 miliardi; quota che, con il co-finanziamento nazionale, potrà come minimo essere raddoppiata”.

Gli stati membri dovranno ora rendere questi fondi disponibili il prima possibile tramite i piani di sviluppo rurale, affinché possano davvero aprire la strada alla ripresa economica nel nome della resilienza, della sostenibilità e della digitalizzazione, e in linea con gli obiettivi delineati dal Green deal.

Ai giovani agricoltori e allo sviluppo socio-economico delle zone rurali – chiarisce De Castro – dovrà essere dedicato almeno il 55% dei fondi per sostenere investimenti in innovazione, agricoltura di precisione, maggiore sicurezza sul lavoro, energie rinnovabili ed economia circolare, filiere corte. Un altro 37% di risorse aggiuntive, dovrà invece essere investito in pratiche ad alto valore aggiunto ambientale, quali l’agricoltura biologica, la riduzione delle emissioni agricole di gas serra, la conservazione dei suoli, il miglioramento della gestione idrica e il benessere animale”.

Non solo fondi aggiuntivi, indica De Castro, “ma anche il rafforzamento delle misure di gestione del rischio, con l’abbassamento dal 30 al 20% delle soglie minime di perdita di reddito o produzione per poter attivare i fondi mutualistici contro le avversità climatiche, e lo strumento di stabilizzazione del reddito aziendale”. Ancora, “abbiamo esteso la misura straordinaria di sostegno alla liquidità delle aziende agricole che potranno ricevere fino a 5mila euro di sostegno anche nel 2021, così come i programmi operativi per ortofrutta e apicoltura che dureranno fino al 31 dicembre 2022. Nel settore vitivinicolo, viene prolungata la durata dei diritti di impianto, permettendo ai produttori di non perdere diverse migliaia di ettari di potenziale vitivinicolo. E come per il vino, gli Stati membri potranno definire regole di commercializzazione per migliorare il funzionamento del mercato dell’olio d’oliva“.