Un piano d’azione europeo per il biologico

Di   1 Aprile 2021

La Commissione europea ha presentato un piano d’azione per lo sviluppo della produzione biologica per stimolare la produzione e il consumo di prodotti biologici

Logo biologico europo

Obiettivo generale del piano d’azione è stimolare la produzione e il consumo di prodotti biologici, per fare sì che entro il 2030 il 25 % dei terreni agricoli sia destinato all’agricoltura biologica e che l’acquacoltura biologica registri un significativo aumento.

La produzione biologica presenta una serie di importanti benefici, si legge nel piano dazione:

  • i campi a coltura biologica hanno circa il 30 % in più di biodiversità,
  • gli animali da allevamenti biologici godono di un livello più elevato di benessere e assumono meno antibiotici,
  • gli agricoltori dediti alla produzione biologica hanno redditi più elevati e sono più resilienti,
  • i consumatori sanno esattamente cosa acquistano grazie al logo biologico dell’Ue.

Il piano d’azione è in linea con il Green deal europeo e le strategie dal produttore al consumatore e biodiversità.

Al fine di garantire una crescita equilibrata del settore, il piano d’azione propone 23 azioni strutturate attorno a 3 assi:

  1. dare impulso ai consumi,
  2. aumentare la produzione,
  3. migliorare ulteriormente la sostenibilità del settore.

La Commissione incoraggia gli Stati membri a elaborare piani d’azione nazionali per l’agricoltura biologica al fine di aumentare la loro quota in questo ambito. Vi sono, infatti, differenze significative tra la quota di terreni agricoli destinata negli Stati membri alla produzione biologica: essa oscilla infatti tra lo 0,5 % a più del 25 %.

I piani d’azione nazionali per l’agricoltura biologica integreranno i piani strategici nazionali della Pac, istituendo misure che vadano oltre l’ambito dell’agricoltura e l’offerta garantita nell’ambito della pac.

PROMUOVERE I CONSUMI: l’aumento del consumo di prodotti biologici sarà fondamentale per incoraggiare gli agricoltori a convertirsi all’agricoltura biologica e aumentarne quindi la redditività e la resilienza. Per avvicinare gli alimenti biologici ai cittadini occorrerà, fra le altre cose: fornire informazioni e presentare comunicazioni sulla produzione biologica, promuovere il consumo di prodotti biologici, stimolare un maggiore utilizzo dei prodotti biologici nelle mense pubbliche mediante appalti pubblici e aumentare la distribuzione di prodotti biologici nell’ambito del programma dell’ Ue destinato alle scuole. Le azioni mirano anche, ad esempio, a prevenire le frodi, aumentare la fiducia dei consumatori e migliorare la tracciabilità dei prodotti biologici. anche il settore privato può svolgere un ruolo significativo, ad esempio premiando i dipendenti con ‘buoni bio‘ che possono essere utilizzati per acquistare alimenti biologici.

AUMENTARE LA PRODUZIONE: attualmente circa l’8,5 % della superficie agricola dell’Ue è coltivata con metodi biologici e le proiezioni indicano che, con l’attuale tasso di crescita, l’ue raggiungerà il 15-18 % entro il 2030. Per accelerare questa tendenza e raggiungere il 25 %, oltre all’incremento della domanda un ruolo centrare sarà mantenuto della politica agricola comune. Attualmente circa l’1,8 % dei fondi della Pac (7,5 miliardi €) è utilizzato per sostenere l’agricoltura biologica. La futura Pac comprenderà regimi ecologici sostenuti da una dotazione di 38-58 miliardi per il periodo 2023-2027, in funzione dell’esito dei negoziati sulla Pac. Per promuovere l’agricoltura biologica possono essere utilizzati i regimi ecologici. Oltre alla pac, tra gli strumenti fondamentali figurano l’organizzazione di eventi informativi e la creazione di reti per la condivisione delle migliori pratiche, la certificazione per gruppi di agricoltori più che per singoli, la ricerca e l’innovazione, l’uso della tecnologia blockchain e di altre tecnologie per migliorare la tracciabilità, aumentando la trasparenza del mercato, rafforzando la trasformazione a livello locale e su piccola scala, sostenendo l’organizzazione della catena alimentare e migliorando l’alimentazione animale.
Per migliorare la sensibilizzazione sulla produzione biologica, la Commissione organizzerà annualmente una ‘Giornata della produzione biologica‘ nell’Ue come pure l’assegnazione di riconoscimenti nella catena alimentare biologica, al fine di premiare l’eccellenza in tutte le fasi di tale catena. La commissione incoraggerà inoltre lo sviluppo di reti di turismo biologico attraverso la creazione di ‘biodistretti‘. Con ‘biodistretti’ si intendono zone in cui in cui agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e autorità pubbliche collaborano per una gestione sostenibile delle risorse locali basata su principi e pratiche biologici.
Il piano d’azione rileva inoltre che l’acquacoltura biologica, pur essendo un settore relativamente nuovo, presenta un notevole potenziale di crescita. I nuovi orientamenti dell’ue sullo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura nella Ue, di prossima pubblicazione, incoraggeranno gli Stati membri e i portatori di interessi a sostenere un aumento della produzione biologica in tale settore.

MIGLIORARE LA SOSTENIBILITA’: infine, esso punta a migliorare ulteriormente i risultati dell’agricoltura biologica in termini di sostenibilità. Per conseguire tali obiettivi le azioni saranno finalizzate a migliorare il benessere degli animali, garantire la disponibilità di sementi biologiche, ridurre l’impronta di carbonio del settore e minimizzare l’uso di plastica, acqua ed energia. Obiettivo della commissione è inoltre l’aumento della quota di ricerca e innovazione (R&I), destinando almeno il 30 % del bilancio alle azioni di ricerca e innovazione nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura e delle zone rurali a tematiche specifiche o rilevanti per il settore biologico.

A CHE PUNTO E’ IL BIO ITALIANO

L’obiettivo del 25% di terreni agricoli coltivati con metodo bio entro il 2030 impone di guardare la situazione del bio in Italia. Oggi nel nostro Paese 2 milioni di ettari sono coltivati a biologico con un valore della produzione pari a 6,3 miliardi di euro. Fatto due calcoli, la superficie agricola coltivata con metodo biologico raggiunge già il 15% e l’obiettivo del 25% non appare un miraggio.

L’interogativo è la tenuta dei prezzi dopo il balzo al 25%. Diventando più popolare il bio diventerà anche più “scontato”?

Premesso chè occorre chiarire se è scientificamente, agronomicamente ed economicamente possibile incrementare le superfici agricole coltivate a biologico riducendo l’uso dei pesticidi e degli antibiotici del 50%, le misure in grado di far crescere la domanda di prodotti biologici made in Ue deve essere affianata a incentivi alla conversione delle superfici agricole al metodo biologico, che al momento appaiono insufficienti. Pertanto, sarà fondamentale il sostegno agli investimenti volti alla costituzione ed all’organizzazione delle filiere biologiche. Il prezzo dovrebbe, presumibilmente, considerare oltre ai costi di produzione anche le esternalità positive per l’ambiente.