Un nuovo biocarburante made in Novara

Di   3 Luglio 2023

Giovedì 29 giugno la raffineria “Sarpom” di San Martino di Trecate (Novara) ha presentato e avviato una nuova linea produttuva di biocarburante avanzato prodotto dagli scarti della palma. Presente il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Il processo, ideato e brevettato da Sarpom, permette così di trasformare in carburante un prodotto proveniente dalla co-lavorazione di biomasse residuali e idrocarburi convenzionali. Il carburante ottenuto ha le stesse caratteristiche di quello tradizionale, ma contiene al suo interno energia da fonte rinnovabile. Proprio perché si tratta di scarti delle coltivazioni, le biomasse utilizzabili in questo processo non sottraggono alcuna risorsa al settore alimentare.

Il progetto si inserisce all’interno dell’attività SARPOM nell’ambito della transizione energetica e punta a dare un contributo concreto al raggiungimento dell’obiettivo della moderna decarbonizzazione dell’intero Paese. Il biocarburante avanzato da biomasse di seconda generazione consente al contempo di garantire l’attuale offerta energetica e la salvaguardia del livello di occupazione.

La linea produttiva appena avviata viene alimentata dagli scarti della palma. Prima di essere introdotto in raffineria, l’olio di palma viene purificato riducendone l’acidità e il contenuto di metalli e composti solidi. La sinergia fra questi processi rende possibile la produzione di biocarburanti da biomassa di scarto e attiva un ciclo di economia circolare sul territorio. Il processo funziona però anche con altre materie prime, come il riso o anche materiale legnoso. Il nuovo biocarburante si chiama Pome, acronimo che sta per “Palm Oil Mill Effluent”. La capacità prevista di lavorazione del POME degli impianti SARPOM a regime potrebbe soddisfare il fabbisogno di carburanti per autotrazione di una città di dimensioni paragonabili a quelle di Novara.

L’olio di palma deriva dalla lavorazione nell’azienda chimica Veboils-Alcoplast di Vercelli. Poi passa alla raffineria novarese, di proprietà di IP (24,81%) e Esso Italiana (75,19%). “Ma è l’inizio di un percorso. – afferma il direttore Giuseppe Buonerba. – Stiamo guardando ad altre materie prime dalle quali estrarre olio”. E l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Matteo Marnati pensa anche al riso, che da queste parti non manca.

“I biocarburanti, compatibili con i motori termici, contribuiranno a una riduzione delle emissioni senza mettere al rischio tutto il sistema produttivo che ruota intorno all’automotive”, ha precisato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. “Il progetto sviluppato nell’impianto SARPOM di Trecate punta a rafforzare anche i processi di economia circolare, altro aspetto fondamentale per la transizione energetica. Un contributo valido e in linea con le attività del governo nel conseguimento degli obiettivi volti alla progressiva e considerevole riduzione delle emissioni climalteranti, anche al fine di sviluppare una leadership mondiale nel settore della decarbonizzazione”.