Dondi, per scavare canali di solidarietà

Di   12 Luglio 2023

Il costruttore di attrezzi agricoli con sede a Bastia Umbra ma origini emiliane aiuta i contoterzisti a salvare la Romagna prestando a UNCAI due scavafossi per ripristinare il reticolo idrico distrutto dall’alluvione di maggio

Lamberto Pettirossi presidente della Dondi scavafossi Spa.
Lamberto Pettirossi, presidente della Dondi Spa.

L’alluvione che ha sommerso la Romagna è stata una tragedia senza precedenti. Quattordici morti, quindicimila sfollati, danni incalcolabili. Ma anche una prova di solidarietà e di coraggio. Tra i tanti che hanno dato una mano, ci sono i contoterzisti, quegli imprenditori che offrono agli agricoltori e alla collettività servizi agromeccanici qualificati e su misura. Per riparare i fossi e i canali che regolano le acque, hanno ora un alleato prezioso: la Dondi Spa, una fabbrica di scavafossi che ha prestato loro gratuitamente le sue macchine più moderne e potenti. Abbiamo incontrato Lamberto Pettirossi, il presidente della Dondi, per farci raccontare questa storia di generosità e di responsabilità.

Come mai avete deciso di mettere a disposizione i vostri scavafossi ai contoterzisti UNCAI della Romagna?

Per due motivi: uno umano e uno professionale. Il primo è che la Dondi Spa ha radici emiliane, anche se la sede oggi è a Bastia Umbra, e ci siamo sentiti in dovere di aiutare questa terra dove la nostra azienda ha avuto origine e che oggi appare sfregiata. Abbiamo pensato di offrire un contributo concreto, mettendo a disposizione ciò che sappiamo fare meglio: le nostre macchine, che sono il frutto di anni di ricerca e sviluppo nel settore agromeccanico. Il secondo è che i contoterzisti sono una categoria fondamentale per la ricostruzione dei territori alluvionati. Sono i nostri clienti più fedeli e più esigenti. Sono loro che ci spingono a innovare e a rendere le attrezzature sempre più performanti e affidabili. Sono loro che ci fanno conoscere nel mondo. Devo però aggiungere anche un terzo motivo: conosco e stimo da molti anni il presidente Uncai Aproniano Tassinari e ho pensato subito a lui per realizzare il progetto che avevamo in mente.

Quali sono i modelli di scavafossi che avete prestato e cosa sanno fare?

Abbiamo messo a disposizione due modelli biruota: il DBR 95 e il DBR 75. Sono macchine versatili e robuste, capaci di scavare fossi di grandi dimensioni e profondità. Con il DBR95 si possono raggiungere una larghezza di 190 centimetri e una profondità di 130 centimetri. Fra una quindicina di giorni, quando le perizie dei danni saranno ultimate, entreranno in azione e contribuiranno a ripristinare una corretta regimazione delle acque. I chilometri da scavare sono tantissimi e lo scavafossi è, allo stato dell’arte, la macchina più efficiente per lo scavo di canali di drenaggio e irrigazione su terreni agricoli.

Per la consegna dei due scavafossi vi siete appoggiati a Reni Macchine di Altedo (Bologna) e al direttore tecnico Uncai Roberto Scozzoli. Che riscontro avete avuto?

Un riscontro molto positivo. Ci hanno ringraziato per la qualità e l’affidabilità delle nostre macchine. I contoterzisti le conoscono quasi meglio di noi e sanno di poter fare il lavoro in modo rapido ed efficace. Hanno apprezzato la disponibilità e sensibilità in questo momento particolarmente difficile.

Che bilancio fate di questa esperienza e quali prospettive future vi aspettate?

Insieme per la terra” è il nuovo payoff aziendale che recentemente è stato adottato ad indicare l’intenzione di essere non semplici fornitori ma partner degli agricoltori. Quale migliore occasione per dare prova della mission aziendale? Abbiamo dimostrato che la Dondi Spa è un’azienda attenta alle esigenze dei clienti e della comunità, capace di reagire con prontezza e generosità alle situazioni critiche. Abbiamo anche rafforzato il legame con i contoterzisti, che sono i principali interlocutori sul territorio e i migliori testimonial.

Per il futuro ci aspettiamo di consolidare questa collaborazione, perché le attrezzature più innovative e performanti nascono mettendo la nostra esperienza e competenza al servizio delle sfide che gli agricoltori sono chiamati a vincere ogni giorno.

IL GRAZIE DI UNCAI ALLA DONDI SPA

Un gesto di solidarietà e di responsabilità. Così si può definire l’iniziativa della Dondi Spa, fabbrica di scavafossi che ha prestato gratuitamente le sue macchine più moderne e potenti ai contoterzisti Uncai della Romagna, colpita il primo maggio da una tragica alluvione che ha causato 14 morti, 15mila sfollati e danni incalcolabili.

“Non ci sono parole per esprimere la nostra gratitudine alla Dondi Spa e al suo presidente Lamberto Pettirossi, che hanno dimostrato una sensibilità e una generosità eccezionali. Hanno messo a disposizione dei contoterzisti Uncai della Romagna le loro macchine più moderne e potenti, che contribuiranno a riparare i danni causati dall’alluvione e a restituire alla nostra terra la sua bellezza e la sua fertilità. È un gesto che non dimenticheremo mai e che testimonia il valore della collaborazione tra le diverse realtà del settore agromeccanico, che sono chiamate a lavorare insieme per il bene comune”, ha detto il presidente UNCAI Aproniano Tassinari.

Lamberto Pettirossi, il presidente della Dondi, con queste parole spiega come è nata questa collaborazione e quali sono i benefici che ne derivano.

“La verità è che non ci abbiamo pensato due volte. Abbiamo visto le immagini della devastazione e ci siamo sentiti in dovere di fare qualcosa. Non potevamo restare a guardare. Abbiamo pensato di offrire quello che sappiamo fare meglio: le nostre macchine, che sono il frutto di anni di ricerca e sviluppo nel settore agromeccanico”.

“Sono macchine versatili e robuste, capaci di scavare fossi di grandi dimensioni e profondità. Con queste attrezzature si potranno ripristinare una corretta regimazione delle acque e prevenire ulteriori rischi idrogeologici. Poi abbiamo contattato il presidente Uncai Aproniano Tassinari, che conosciamo e stimiamo da molti anni. Lui è stato entusiasta dell’idea e ci ha messo in contatto con i contoterzisti della Romagna, che sono i nostri clienti più fedeli e più esigenti”.

Le macchine in questione sono due modelli: il DBR 95 e il DBR 75, capaci di scavare fossi di grandi dimensioni e profondità. “Insomma, è stata una cosa naturale, spontanea, quasi scontata. Non l’abbiamo fatto per interesse. L’abbiamo fatto perché ci sentiamo parte del mondo agricolo, che oggi ha bisogno di aiuto e di sostegno. E perché crediamo nella collaborazione tra le diverse realtà del settore, che è l’unico modo per affrontare le sfide del futuro”, conclude il presidente Pettirossi.

Marco Renato Menga