FederUnacoma: Alessandro Malavolti confermato presidente

Di   1 Luglio 2019

In occasione dell’Assemblea delle industrie associate, si sono svolte le votazioni per eleggere il presidente della Federazione e i presidenti e vicepresidenti delle cinque associazioni che la compongono. Fra le priorità indicate per il biennio prossimo una presenza maggiore sui tavoli politici e lo sviluppo ulteriore delle attività fieristiche. Il rilancio del “made in Italy” tema guida della parte pubblica, che ha visto la partecipazione dell’europarlamentare Paolo De Castro, del capo economista di Confindustria Andrea Montanino, del direttore generale dell’ICE Roberto Luongo e dell’amministratore delegato di GRS Ricerche Enrico Gallorini.

Nella foto da sinistra: Lorenzo Selvatici, Renato Cifarelli, Alessandro Malavolti, Pier Giorgio Salvarani, Manlio Martilli

VARIGNANA (B0), 27 giugno 2019 – Confermato all’unanimità dall’assemblea degli associati, il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti inizia il suo secondo mandato, che avrà durata biennale cosi come stabilito nelle procedure generali di Confindustria. Insieme a lui, eletti anche i presidenti e i vicepresidenti delle associazioni di settore che compongono la Federazione.  Gli eletti sono: per ASSOMAO, Lorenzo Selvatici (Selvatici) presidente e Alessandro Cazzin (Maschio Gaspardo) vicepresidente; per ASSOMASE, Marco Mazzaferri (Laverda/Agco Italia) presidente e Giampaolo Barbieri (Barbieri) vicepresidente; per ASSOTRATTORI, Manlio Martilli (Argo Tractors) presidente e Roberto Castiello (Antonio Carraro) vicepresidente; per COMACOMP, Pier Giorgio Salvarani (Salvarani) presidente e Giovanni Montorsi (Arag) vicepresidente; per COMAGARDEN, Renato Cifarelli (Emak) presidente e Dimitri Fratus (Stiga) vicepresidente. I presidenti delle cinque associazioni sono di diritto anche vicepresidenti della Federazione.

Nella sua relazione all’Assemblea delle oltre 300 industrie associate, Alessandro Malavolti ha presentato il consuntivo del biennio trascorso – che ha registrato uno sviluppo consistente delle attività di internazionalizzazione, oltre che di assistenza tecnica e promozione fieristica – e ha tracciato le linee guida per il prossimo mandato, che prevedono un impegno maggiore sul piano politico e delle relazioni istituzionali. “Viviamo una fase storica caratterizzata da grande incertezza politica e da indirizzi discontinui che non aiutano le imprese nella programmazione e nello sviluppo di strategie industriali – ha detto Malavolti – e la consapevolezza che ho espresso all’inizio del mandato deve essere ribadita oggi con ancora più convinzione: nelle fasi storiche in cui le istituzioni e il sistema dei partiti risultano incerti e indeboliti, l’associazionismo assume un’importanza decisiva”.

Fra i compiti della Federazione – questo è emerso nel corso dell’Assemblea – vi è quello di svolgere un’opera di informazione e sensibilizzazione nei confronti del mondo politico a livello nazionale ed europeo, perché non è scontato che presso le forze politiche vi sia una sufficiente conoscenza delle problematiche agricole e del ruolo fondamentale della meccanizzazione.

Una menzione particolare e parole di apprezzamento il presidente Malavolti ha riservato all’on. Paolo De Castro, confermato per il terzo mandato al Parlamento Europeo e presente all’evento FederUnacoma con un proprio intervento sulle prospettive della politica agricola comunitaria. “L’Eima è sicuramente un punto di riferimento per la meccanizzazione agricola, un patrimonio che dobbiamo difendere e fare crescere sempre di piu'”, ha detto De Castro che ha quindi delineato la situazione a Bruxelles, mentre si va formando il nuovo europarlamento, sottolineando come le forze europeiste abbiano ancora grossomodo gli stessi consensi della precedente legislatura, benché diversamente distribuiti, e che “c’è accordo nel tutelare le principali postazioni affinché le forze anti Ue non abbiano un ruolo primario”. Per la riforma della Pac “si tratterà di capire il nuovo equilibrio politico della Comagri e chi sarà il commissario” per “decidere se riprendere da dove abbiamo lasciato a cambiare alcuni aspetti rilevanti”, ha proseguito De Castro, osservando però che “oggi è ancora presto per dirlo”. “Serve un’Europa più forte per difendersi dagli attacchi esterni ed interni” con “una Pac sì più flessibile ma non la totale autonomia degli Stati membri nella definizione di obiettivi e strumenti”, ha asserito l’eurodeputato, ribadendo l’impegno a salvaguardare le risorse a disposizione, per il quale occorreranno però – ha indicato – più contributi da parte degli Stati membri, e osservando che “c’è una domanda fiacca di macchine agricole, in Italia e non solo, e mi auguro che la spinta che può venire da una decisione forte dell’Ue sulla Pac e sul bilancio possa rigenerare la domanda sul nuovo che potrebbe rimettere un po’ le ali al settore”.

La cornice all’interno della quale dovrà svilupparsi l’attività della Federazione è quella di un rilancio del “made in Italy” nel settore manifatturiero, e questo è stato il tema guida degli interventi previsti nella parte pubblica dell’assemblea, oltre a quello di De Castro, quelli del capo economista di Confindustria Andrea Montanino, quella del direttore generale dell’ICE Agenzia Roberto Luongo, e quella dell’amministratore delegato di GRS Ricerche e Strategie Enrico Gallorini.

Nelle sue conclusioni, il presidente Malavolti ha anche ricordato come le attività fieristiche rappresentino per la Federazione una sfida sempre entusiasmante. “Le fiere sono una formidabile occasione di conoscenza e di formazione per gli operatori, i tecnici e gli studenti – ha detto Malavolti –  e sono una potente rappresentazione del nostro settore, che mai come in un contesto fieristico può mostrarsi in tutta la sua articolazione, la sua capacità progettuale, l’idea di progresso che sa evocare; sono infine un momento di straordinaria intensità dal punto di vista sociale, per le esperienze, gli stimoli e i contatti che sanno offrire”. “In un futuro prossimo – ha concluso Malavolti – le fiere saranno probabilmente gli eventi di maggiore appeal per i cittadini di ogni Paese e di ogni Continente, e spetta anche a noi saperle immaginare e costruire”.