I prossimi due anni di PAC per andare oltre

Di   24 Gennaio 2020

Saranno due anni di transizione, in preparazione di una PAC green con un sistema di condizionalità attento che ogni aiuto sia finalizzato ala restituzione di un ambiente sano

L’approvazione della Pac 2021-2027 è in ritardo. Ormai è certo che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2022 o addirittura 1° gennaio 2023. E nel frattempo? Ci sarà il ricalcolo dei titoli 2019 e 2020 con una riduzione lineare del loro valore (compresa la riserva nazionale) nella misura di circa il 3%.

I motivi della riduzione:

  • il massimale del pagamento per i giovani agricoltori passa dal 1% al 2%
  • riduzione del valore dei titoli per garantire la riserva nazionale ai giovani agricoltori e ai nuovi agricoltori
  • Nessun titolo per le fattispecie “abbandono terre” e “compensazione svantaggi specifici” della riserva nazionale

Un aspetto positivo è che la soglia oltre la quale sarà obbligatorio presentare la certificazione antimafia non scenderà a 5000 euro per tutto il 2020, mantenendosi a 25mila. Questo significa scartoffie in meno che spesso scoraggiano le aziende più piccole a presentare domande di pagamento.

Intanto prosegue l’iter della nuova Pac con i cosiddetti triloghi tra Commissione europea, Parlamento europeo e Consiglio Ue.

Ma vediamo più da vicino il quadro finanziario pluriennale 2021-2027. La politica europea disporrà di 1135 miliardi di euro contro i 1138 del settennato 2014-2020. La fetta riservata all’agricoltura diminuirà perché l’Ue preferisce dedicare più fondi ad altri settori. Infatti se prima l’agricoltura agganciava il 37% delle risorse (428 miliardi) nel prossimo settennato disporrà del 30% (337 miliardi). Saranno finanziate politiche più energiche in favore della migrazione, della difesa dei confini, la coesione sociale, l’innovazione digitale e politiche che potremmo definire “mondialiste”.

Le risorse per la prossima Pac caleranno dunque del 9,2%. Non è poco se si tiene conto che la Pac incide sul reddito degli agricoltori italiani per circa il 30% con picchi in Umbria (62%), Valle d’Aosta (54%) e Calabria (48%). Molto meno Pac-dipendenti sono invece il Trentino-Alto Adige (12%), Friuli Venezia Giulia (15%), Liguria e Lombardia (entrambe al 18%) e Veneto (22%).

PROSSIME TAPPE DELLA PAC POST 2020

  • entro giugno 2020: compromesso al Consiglio dei ministri agricoli
  • estate 2020: approvazione al Parlamento europeo in plenaria.
  • entro il 2020: triloghi e approvazione definitiva dei regolamenti
  • primo semestre 2021: attuazione nazionale (piani strategici)
  • 1°gennaio 2022 o 1° gennaio 2023: entrata in vigore nuova Pac

Impossibile l’avvio dei piani strategici della PAC entro il 1° gennaio 2021. Il 2021 sarà quindi un anno di transizione, nel quale sarà comunque garantita la continuità del sostegno della PAC.

Il regolamento transitorio vuole infatti assicurare la continuità del sostegno della PAC per entrambi i pilastri nel 2021 e secondo le norme attuali:

  • Limitatamente all’anno di transizione 2021;
  • Aggiornamento degli importi del 2021 (pagamenti diretti, sviluppo rurale, programmi di aiuto settoriale, regioni ultraperiferiche e piccole isole del Mar Egeo);
  • Adattamento delle regole per continuare ad erogare il sostegno nel 2021;

Inoltre il regolamento transitorio cerca di facilitare la transizione verso i Piani Strategici della PAC:

  • Programmi di aiuto settoriale: adattamenti delle scadenze per i programmi;
  • Riporto delle spese dei precedenti periodi di programmazione nel Piano Strategico della PAC.

Per GARANTIRE LA CONTINUITÀ AI PSR gli Stati membri che rischiano di rimanere senza fondi, e che quindi non sono in grado di assumere nuovi impegni giuridici, possono prorogare i loro PSR (a livello nazionale e/o regionale) fino al 31 dicembre 2021.

Nel caso in cui gli Stati membri decidano di non avvalersi della proroga, alla dotazione non utilizzata per l’esercizio 2021 si applicherebbe il regolamento sul QFP per il periodo 2021-2027 (COM(2018)322), in base al quale gli importi corrispondenti alle dotazioni non utilizzate nel 2021 sono trasferiti in proporzioni uguali negli anni dal 2022 a 2025 e i corrispondenti massimali del QFP sono adeguati di conseguenza.

LA NUOVA PAC: proposte legislative

Le sfide non cambiano: una agricoltura smart, diversificata e resiliente, attenzione all’ambiente e al clima, incidere positivamente sul tessuto socio-economico delle zone rurali.

Gli obiettivi specifici restano quelli di assicurare giusto reddito agricoltori, competitività, ribilanciare il peso degli agricoltori nella catena del valore, la mitigazione/adattamento cambiamento climatico, la gestione delle risorse naturali, preservare il paesaggio e la biodiversità, sostenere il rinnovamento generazionale, assicurare vivacità alle aree rurali e migliore alimentazione e salute cittadini.

Nella nuova Pac saranno confermati i tre strumenti della PAC attuale: pagamenti diretti, misure di mercato (OCM vino e ortofrutta) e sviluppo rurale.

Circa i pagamenti diretti dovrebbe scomparire il greening a fronte di una consistenza crescita del sostegno al reddito di base. Resteranno il sostegno ai giovani agricoltori, il pagamento accoppiato e il Regime piccoli agricoltori e si aggiungeranno due nuove voci: il “Sostegno ridistributivo al reddito” e “Regimi per il clima e l’ambiente”.

Il sostegno di base per la sostenibilità potrà essere erogato secondo due possibilità:

  • pagamento annuale uniforme, senza titoli (zero euro a ettaro): i titoli attuali scadranno il 31 dicembre 2021;
  • attribuzione del sostegno sulla base di titoli all’aiuto;
    • ricalcolo dei titoli nel 2022, aggiungendo il pagamento greening;
    • ad esempio un agricoltore con titoli di 300 euro, aggiungendo il pagamento greening, dopo il ricalcolo avrà titoli di 450 euro.

Con ogni probabilità sarà scelta questa seconda modalità che lega il sostegno di base per la sostenibilità ai titoli storici con i titoli bassi che aumenteranno di anno in anno mentre quelli alti caleranno per raggiungere entro il 2026 una convergenza del valore unitario dei titoli al 75% del valore unitario medio.

caso azienda cerealicola

Gli Stati membri includono nel proprio piano strategico della PAC un sistema di condizionalità, in virtù del quale è applicata una sanzione amministrativa ai beneficiari che ricevono pagamenti diretti e che non sono conformi ai criteri di gestione obbligatori previsti dal diritto dell’Unione e alle norme per il mantenimento delle buone condizioni agronomiche e ambientali dei terreni stabilite nel piano strategico della PAC, relativamente ai seguenti settori specifici:

  • il clima e l’ambiente;
  • la salute pubblica, la salute degli animali e delle piante;
  • il benessere degli animali.

Non sono invece previste grosse novità circa i Piani di sviluppo rurale (Psr). I tipi di interventi contemplati sono i seguenti:

  • gli impegni ambientali, climatici e altri impegni in materia di gestione;
  • i vincoli naturali o altri vincoli territoriali specifici
  • gli svantaggi territoriali specifici derivanti da determinati requisiti obbligatori;
  • gli investimenti;
  • l ’insediamento dei giovani agricoltori e l’avvio di nuove imprese rurali;
  • gli strumenti per la gestione del rischio;
  • la cooperazione (PEI AGRI, LEADER);
  • lo scambio di conoscenze e l’informazione;