Iperammortamento: come andare sul sicuro

Di   8 Giugno 2017

Prima di acquistare un mezzo agricolo di ultima generazione, Uncai invita i contoterzisti a chiedere ai concessionari la perizia tecnica del MiSe sull’ammissibilità ai vantaggi dell’iperammortamento.

guida assistita e controllo isobus delle attrezzature

L’effetto combinato dei PSR, dei finanziamenti Inail e dell’iperammortamento al 150% dei beni strumentali più tecnologici ha determinato un incremento significativo delle vendite di mezzi agricoli. In particolare, grazie ai vantaggi fiscali dell’iperammortamento, i contoterzisti stanno valutando importanti investimenti.

Uncai consiglia tuttavia prudenza. Per essere iperammortizzato, un bene strumentale dovrebbe (1) garantire l’interconnessione tra tutte le macchine aziendali e, nel caso della guida satellitare, (2) essere supportato da un’adeguata copertura di rete. Attualmente entrambe le caratteristiche non sono soddisfatte in agricoltura. Inoltre, tra le caratteristiche più discusse, la presenza o meno dell’operatore a bordo.

In assenza di indicazioni chiare del ministero dello Sviluppo economico, i contoterzisti che decidono di investire nel revamping tecnologico del parco macchine aziendale corrono il rischio di acquistare qualcosa che in seguito potrebbe non rientrare nell’iperammortamento. Il danno economico per l’imprenditore agromeccanico e per l’agricoltura italiana risulterebbe notevole. Prima di procedere all’acquisto, Uncai invita quindi i contoterzisti a chiedere al concessionario di inviare copia dettagliata del preventivo all’Unione Nazionale dei Commercianti di Macchine Agricole (Unacma) affinché questo acquisisca il parere tecnico del Ministero dello Sviluppo economico sul bene oggetto di compravendita. L’intervento di Unacma è fondamentale perché la presentazione dell’istanza all’indirizzo dgpicpmi.dg@pec.mise.gov.it della Direzione Generale per la politica industriale è tutt’altro che semplice. Nonostante il MiSe garantisca una risposta entro 60 giorni e valga il principio del silenzio assenso, il rischio che l’istanza risulti semplicemente inammissibile, per errori di compilazione o perché i tecnici del ministero ritengono che i dubbi sollevati non siano legittimi, è molto alto,

La stessa circolare n.4/E “Industria 4.0” prevede l’invio di domande al ministero (punto 6.1.2 Investimenti). Si legge infatti: “Il contribuente può acquisire autonomamente il parere tecnico del MiSe limitandosi a conservarlo (ad esempio, si chiede se una macchina con determinate caratteristiche sia ammissibile all’agevolazione)”. L’acquisizione preventiva del parere del ministero permetterebbe di superare l’incertezza diffusa e di sbloccare gli investimenti. Inoltre garantirebbe l’imprenditore in caso di uscita dell’Agenzia delle entrate per accertamenti sui macchinari già comprati, fornendo anche un documento a supporto dell’ulteriore perizia tecnica necessaria per usufruire dell’iperammortamento.