L’agricoltura di domani: il ruolo dei contoterzisti e l’albo degli agromeccanici

Di   20 Marzo 2024

Nel cuore pulsante dell’agricoltura italiana, un incontro tanto atteso si materializza nelle aule della Commissione agricoltura alla Camera dei deputati. “Il 21 marzo, una data che ci auguriamo possa segnare un nuovo capitolo per il settore primario del paese, l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici ed Industriali (UNCAI) e altre associazioni agricole sono state invitate a discutere la valorizzazione di una figura chiave: il contoterzista”, annuncia il presidente Aproniano Tassinari.

Il contoterzismo, una pratica radicata nelle tradizioni agricole italiane, si trova oggi al bivio tra il mantenimento della sua essenza e l’evoluzione necessaria per affrontare le sfide moderne. L’incontro, lungamente sollecitato dall’UNCAI, mira a porre l’accento sull’importanza di un albo professionale per gli agromeccanici. “L’Albo non vuole essere un banale elenco; è il simbolo di un impegno verso la professionalizzazione e la certificazione dei servizi offerti, garantendo una distinzione netta tra le attività svolte dai contoterzisti e quelle intraprese saltuariamente dalle aziende agricole per diversificare il proprio reddito”, prosegue il presidente di Uncai.

L’albo degli agromeccanici è visto come il fulcro per un’agricoltura che aspira a essere più precisa e digitale, spingendo verso un’ottimizzazione degli investimenti e superando le barriere dimensionali delle aziende agricole. Inoltre, affronta il problema del cambiamento generazionale in agricoltura, proponendo i contoterzisti e i service agromeccanici come referenti stabili e affidabili per agricoltori, allevatori e proprietari fondiari.

“Consideriamo che ogni anno il 60% dei circa 17.000 mezzi agricoli nuovi sono acquistati dai contoterzisti, un dato che sottolinea la loro influenza crescente nel settore. Il restante 40% comprende attrezzature e macchinari poco performanti, compresi i trattorini fino a 19 kW, ma è il peso dei contoterzisti a delineare la direzione del mercato e, di conseguenza, dell’agricoltura stessa”, aggiunge ancora il presidente Tassinari.

L’obiettivo dell’incontro del 21 marzo è chiaro: illustrare la necessità di un albo che funga da garante per la qualità e l’innovazione nel campo agromeccanico. Un passo necessario per un’agricoltura che guarda al futuro, pronta a fare quel salto di qualità che la porterà a essere più competitiva e sostenibile. “L’agricoltura italiana si trova di fronte a una svolta storica. La valorizzazione dei contoterzisti e l’istituzione di un albo professionale per gli agromeccanici rappresentano non solo un riconoscimento del loro ruolo indispensabile ma anche un investimento nel progresso di un settore che è la colonna vertebrale del paese. Ascoltiamo con attenzione le voci di questi artigiani della terra, perché in esse risiede la chiave per un domani più verde e prospero al fianco e a completamento dei custodi della terra, gli agricoltori”, conclude Tassinari.