Legge di bilancio e agromeccanici

Di   30 Novembre 2022

Tassinari: “Puntare sull’innovazione del settore significa un ministero aperto al comparto agromeccanico quale motore non immobile del cambiamento”

“Credito di imposta carburante agricolo esteso al primo trimestre 2023 con la conferma degli agromeccanici tra i beneficiari, fondo per l’innovazione e la digitalizzazione con la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché l’utilizzo di sottoprodotti”, sono le misure inserite nella legge di bilancio 2023 che, secondo Uncai, coinvolgeranno maggiormente il settore agromeccanico.

“In particolare la conferma degli agromeccanici tra i beneficiari del credito d’imposta del 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati è il risultato di una lunga battaglia combattuta in solidaria da Uncai, e rappresenta per noi l’inizio di un confronto, ci auguriamo positivo, con il ministero dal quale ci attendiamo ulteriori iniziative che riconoscano i meriti degli agromeccanici”, prosegue il presidente Uncai Aproniano Tassinari che apprezza anche le linee programmatiche del dicastero guidato dall’on. Francesco Lollobrigida.

Se la sovranità alimentare è il punto qualificante del suo programma, lo strumento individuato per raggiungerla è, infatti, l’innovazione tecnologica e di processo. E puntare sull’innovazione del settore significa aprirsi decisamente al comparto agromeccanico quale motore non immobile del cambiamento. “La meccanizzazione agricola deve moltissimo ai contoterzisti e deve proseguire anche con il rifinanziamento della nuova Sabatini e gli aiuti 4.0 che ci auguriamo saranno confermati. Oggi, però, passa dagli agromeccanici anche la valorizzazione energetica dei sottoprodotti, l’ottimizzazione degli agrosistemi irrigui, lo sviluppo della logistica e lo stoccaggio di big data e, in generale, l’attuazione di politiche agricole sostenibili e resilienti. Tutto questo necessita di service agromeccanici quali soggetti proponenti accordi di distretto finalizzati ad armonizzare investimenti, territorio e ambiente”, conclude il presidente Tassinari.