Strip cropping per un biologico con una marcia in più

Di   20 Febbraio 2019

La tecnica prevede di coltivare due o più specie in uno stesso campo, con vantaggi soprattutto per chi fa biologico. Proponiamo volentieri l’articolo redatto da Tommaso Cinquemani per AgroNotizie – ImageLine

La strip cultivation (o strip cropping o strip farming) è un nuovo approccio all’agricoltura che prevede di seminare colture differenti in uno stesso campo, coltivandole a strisce, più o meno ampie, alternate tra di loro. Il metodo è applicato sia nel Nord che nel Sud Europa (Mediterraneo) su colture orticole rappresentative dei differenti areali pedo-climatici; ha il pregio di sfruttare le sinergie tra piante differenti che possono aiutare l’agricoltore a ridurre l’apporto di input produttivi e a gestire meglio parassiti e malerbe.

“Lo strip cropping sfrutta l’associazione in campo di diverse colture consociate tra di loro. Questo significa che in uno stesso campo, nello stesso momento, insistono diverse piante che devono essere selezionate per non entrare in competizione per le risorse, ma trarre benefici dalla reciproca vicinanza”, spiega ad AgroNotizie Alessandra Trinchera, ricercatrice del Centro di ricerca agricoltura e ambiente del Crea. “Questo approccio al campo è adatto soprattutto a coltivazioni orticole, mentre è meno favorevole su colture cerealicole come il frumento, che normalmente viene seminato su grandi estensioni”.

Una soluzione con indubbi vantaggi ambientali ma con degli svantaggi legati alla meccanizzazione necessaria per attuarla e alle rese che, se va bene, sono in linea con un approccio convenzionale, ma che possono avere anche delle cali fino al 30%.