Un migliore ciclo dei rifiuti in stalla

Di   24 Ottobre 2019

Alla Fiera di Cremona, Confagricoltura, in quanto partner del progetto Reinwaste, presenta il suo piano di riduzione dei rifiuti organici nelle aziende zootecniche

CREMONA – Reti per rotoballe, imballaggi di carta e plastica, film in plastica per insilaggio: ci sono questi e altri rifiuti non organici negli allevamenti. E devono essere smaltiti correttamente. Confagricoltura ha presentato alle Fiere zootecniche internazionali di Cremona, gli sviluppi del progetto europeo “Reinwaste“, che affronta il tema della riduzione dei rifiuti non organici nella filiera del settore lattiero – caseario, con un focus sull’Emilia Romagna dove sono stati coinvolti 15 allevamenti da latte.

I primi risultati del progetto Reinwaste applicato al settore lattiero-caseario e finanziato nell’ambito del programma Interreg Med, mettono in luce la necessità di cooperare con l’industria e con i gestori dei rifiuti per trovare soluzioni che consentano di avere nuovi prodotti più performanti dal un punto di vista ambientale e produttivo, con una attenzione alla prevenzione o alla riciclabilità.

BUONE PRATICHE

Si va dall’utilizzo di materiali bio-based, all’adozione di illuminazione a led per ridurre i consumi, agli interventi di manutenzione per ridurrela produzione di rifiuti pericolosi nei sistemi a fluorescenza tradizionali, che contengono mercurio e argon.

Inoltre occorre individuare buone pratiche di pulizia delle reti delle rotoballe, per agevolarne il riciclo, limitare il conferimento in discarica e contenere così i costi di gestione del rifiuto.

Il forte impulso dato dalle politiche internazionali ed europee ai temi del cambiamento climatico, dello sviluppo sostenibile, dell’economia circolare, della bioeconomia stanno facendo emergere sempre di più la necessità di cambiare il modo di fare impresa e di consumare.
Confagricoltura vuole così contribuire all’obiettivo di perseguire una gestione dei rifiuti agricoli che, sia dal lato ambientale, sia da quello burocratico ed economico, non impatti sulla redditività e sulla operatività delle imprese. L’interesse di Confagricoltura è avere un sistema di raccolta che funzioni per tutte le tipologie di rifiuti prodotti, mettendo in condizione il settore agricolo di divenire sempre più virtuoso e di arrivare anche all’obiettivo rifiuti zero, attraverso adeguate azioni di prevenzione e, laddove possibile, avendo la certezza del riciclo dei propri rifiuti.

Un’ulteriore considerazione è legata alla necessità, che sta emergendo sempre più, di rafforzare il settore del riciclo, alla luce dei nuovi obiettivi dell’Europa, attraverso anche una verifica della disponibilità degli impianti nel territorio. Questo perché il tema dei costi legati alla gestione dei rifiuti agricoli, come già avvenuto recentemente per alcune filiere, a causa della mancanza di impianti di riciclo, può divenire un problema per le imprese agricole a livello organizzativo e di costi.