Aziende agricole sempre più sostenibili rispetto al periodo pre-Covid

Di   2 Febbraio 2022

A dirlo è il 56,7% dei 2000 imprenditori agricoli coinvolti da Confagricoltura e Reale Mutua per la seconda edizione del apporto Agricoltura100. Oltre all’importanza attribuita ai temi ambientali, è cresciuta anche a l’attezione ai temi sociali (47,9%) e alla gestione del rischio e delle relazioni di filiera (45%)

Presentata, al Museo dell’Ara Pacis di Roma, la seconda edizione del Rapporto di Agricoltura100, l’iniziativa di Reale Mutua e Confagricoltura nata nel 2020, volta a promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese.

L’indice AGRIcoltura100 misura il livello di sostenibilità dell’impresa considerando il numero e l’intensità delle iniziative adottate in tutte le aree. Rispetto al periodo pre-Covid e la conseguente crisi economica, gli imprenditori dichiarano che nella loro azienda è aumentata l’importanza attribuita alla sostenibilità ambientale (56,7%), alla sostenibilità sociale (47,9%), alla gestione del rischio e delle relazioni di filiera (45,0%). Dal Rapporto emerge la consapevolezza delle imprese che il settore agricolo sta vivendo un cambiamsnto radicale e la necessità di modelli produttivi sempre più orientati alla sostenibilità e fortemente proiettati all’innovazione.

L’interdipendenza tra sostenibilità e innovazione tecnologica è un dato assodato. Lo dimostrano i risultati, primi fra tutti quelli relativi ai livelli di sostenibilità raggiunti nell’arco del 2021: le imprese con un livello alto e medio-alto sono passate dal 48,1% al 49,1% del totale; le attività con un livello di sostenibilità ancora embrionale o limitato, invece, scendono dal 17 al 12,7 punti percentuali. Parte di queste si sono spostate nella fascia di livello medio, che passa dai 34,5 punti percentuali ai 38,2. Indicativi dell’attenzione del settore primario ai temi ambientali, sociali e di governance sono anche i risultati dell’indagine sulle aree interessate dalle iniziative imprenditoriali. Al primo posto troviamo gli interventi di miglioramento nell’utilizzo delle risorse come l’acqua, il suolo e l’energia (98,8%). Seguono la tutela della qualità e della salute alimentare (91,5%); al terzo posto c’è la gestione dei rischi (76,5%); al quarto e al quinto: la tutela della sicurezza sul lavoro (66,8%) e la valorizzazione del capitale umano (64,4%).

METODOLOGIA DELL’INDAGINE

Il rapporto di Agricoltura100 è stato realizzato da Innovation Team, società del Gruppo Cerved. Hanno partecipato 2.162 imprese, +16,9% rispetto a quelle della prima edizione. I dati rilevati sono stati espansi sull’universo delle circa 715 mila imprese agricole attive iscritte alle Camere di Commercio, applicando coefficienti basati su tre variabili: area geografica, dimensione aziendale, specializzazione produttiva.

Il modello di scoring, elaborando ben 234 variabili, attribuisce a ogni impresa che ha partecipato all’indagine un punteggio su scala da 0 a 100, l’Indice AGRIcoltura100, che misura il livello generale di sostenibilità dell’impresa. Confluiscono in questo punteggio quattro indici parziali, relativi ad altrettante aree di sostenibilità ESGD: sostenibilità ambientale (E), sostenibilità sociale (S), gestione dei rischi e delle relazioni (G) e qualità dello sviluppo (D).

I VINCITORI

Il progetto AGRIcoltura100 premia le imprese agricole che hanno adottato soluzioni o promosso azioni finalizzate a migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della propria attività e della comunità in cui operano.
La classifica generale della seconda edizione di Agricoltura100 ha selezionato tre aziende vincitrici:

  1. Cantina Produttori Valdobbiadene (Valdobbiadene, TV, Veneto). Attività: Viticoltura
  2. IORI srl (Gioia dei Marsi, AQ, Abruzzo). Attività: Produzione e confezionamento carote
  3. Società Agricola F.lli Robiola Paolo e Lorenzo (Caluso, TO, Piemonte). Attività: Mista

 Sono state riconosciute, inoltre, 6 menzioni speciali:

Attenzione all’impatto ambientale: 
Arnaldo Caprai Srl (Montefalco, PG, Umbria). Attività: Viticoltura

Qualità e salute alimentare:
Società Agricola Barberani & C. (Orvieto, TR, Umbria). Attività: Viticoltura

Gestione del rischio e protezione dei lavoratori:
Società Agricola Eredi Scala Ernesto & C. (Caorle, VE, Veneto). Attività: Viticoltura

Rapporti con le reti, la filiera e la comunità locale
Agricola Lenti Società Cooperativa (Lamezia Terme, CZ, Calabria). Attività: Mista

Qualità del lavoro e occupazione dei giovani
Ronco Calino Società Agricola Srl (Adro, BS, Lombardia). Attività: Viticoltura

Agricoltura al femminile:
Azienda Agricola Fagiolo di Laura e Antonella Fagiolo (Fara Sabina, RI, Lazio). Attività: Olivicoltura

“Reale Mutua è da sempre vicina all’agricoltura, settore trainante dell’economia del nostro Paese – ha dichiarato Luca Filippone, Direttore Generale di Reale Mutua – lo sviluppo sostenibile, l’innovazione e la centralità delle persone, sono il fulcro del modo di fare impresa di Reale Mutua e Confagricoltura. Attraverso AGRI100 e le altre iniziative oggetto della partnership intendiamo generare impatti positivi, misurabili e addizionali coniugando innovazione e human touch”.

“La seconda edizione dell’indagine dimostra con ancora più evidenza che la sostenibilità e l’innovazione sono fortemente connesse. Inoltre, le misure volute da Confagricoltura per il rinnovamento tecnologico del settore primario con Agricoltura 4.0, stanno accompagnando con successo le imprese agricole verso una maggiore competitività anche sul fronte della sostenibilità ambientale – ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Confagricoltura e Reale Mutua sono impegnate da tempo in un’azione comune e concreta per lo sviluppo di modelli produttivi al passo con i tempi e attenti alla persona. E su questa strada vogliamo continuare”.

Il secondo Rapporto di Agricoltura100