Niente panico, è solo glifosato

Di   10 Luglio 2023

EFSA, NESSUNA AREA DI PREOCCUPAZIONE CRITICA PER UOMO, ANIMALI E AMBIENTE

“La valutazione dell’impatto del glifosato sulla salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente non ha evidenziato alcuna area di preoccupazione critica”. Questa la principale conclusione della revisione paritetica dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, sulla valutazione del rischio del glifosato, eseguita da tecnici di quattro stati membri (che hanno assunto congiuntamente il ruolo di “Stati membri relatori”). E’ l’ennesima conferma che il glifosato non dovrebbe fare paura e che smonta le conclusioni raggiunte da un precedente studio condotto male, a detta di chi per mestiere legge e valuta le ricerche scientifiche in fase di pubblicazione (la comunità degli scienziati), ma che ha fatto notevoli danni perché ha consentito di inscenare in questi anni una campagna contro il glifosato.
Nelle conclusioni dell’Efsa sono state riportate alcune lacune nei dati – come questioni che non è stato possibile risolvere in via definitiva o questioni rimaste in sospeso – che la Commissione europea e gli Stati membri dovranno prendere in considerazione nella prossima fase del processo di rinnovo dell’approvazione, in scadenza il 15 dicembre prossimo.
Già nel 2022 l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) aveva effettuato una valutazione dei pericoli posti dal glifosato, in seguito alla quale aveva concluso che non soddisfa i criteri scientifici per essere classificato come sostanza cancerogena, mutagena o reprotossica.
Ai fini della valutazione del rischio relativo al glifosato a livello di Ue, l’Efsa ha utilizzato la classificazione di pericolo dell’Echa. Eventuali lacune nei dati individuate sono riportate nelle conclusioni dell’Efsa come questioni che non è stato possibile risolvere in via definitiva o questioni rimaste in sospeso. Tra le questioni che non è stato possibile risolvere in via definitiva rientrano la valutazione di una delle impurità presenti nel glifosato, la valutazione del rischio alimentare per i consumatori e la valutazione dei rischi per le piante acquatiche.
La chimica è fondamentaleper garantire il raggiungimento di livelli produttivi minimi. In attesa di valide alternative, restano importanti alleati di agricoltori e agromeccanici, soprttutto quando non è sttao dimostrato che facciano male ai terreni e alla salute.