MEDITERRANEA PER AVVICINARE PRODUZIONE E INDUSTRIA

Di   29 Gennaio 2024

Tra UnionFood e Confagricoltura un patto che unisce mondo della trasformazione industriale e settore primario, mettendo al centro il modello mediterraneo e le sue filiere

Massimiliano Giansanti e Paolo Barilla.

Un’agricoltura sana e sostenibile, una trasformazione industriale di qualità, una dieta mediterranea che fa bene alla salute e all’ambiente. Sono questi i pilastri dell’alleanza tra Unione Italiana Food e Confagricoltura, due delle maggiori associazioni di rappresentanza del settore agroalimentare in Europa, che hanno dato vita all’associazione Mediterranea. Un progetto che coinvolge oltre 900 marchi, 2/3 delle imprese agricole italiane, 106 miliardi di euro di valore e 650mila addetti. Un progetto che mette al centro il modello mediterraneo e le sue filiere, da valorizzare e rendere più competitive sui mercati globali.

Mediterranea nasce dall’esperienza positiva del “Protocollo d’intesa grano duro-pasta”, che dal 2017 ha raddoppiato il numero dei contratti di coltivazione tra pastai e agricoltori, garantendo la qualità e la tracciabilità del prodotto, la remunerazione equa dei produttori e la sostenibilità ambientale. Un modello da estendere ad altre filiere tipiche della dieta mediterranea, come il pomodoro, il grano tenero, il pane, la pizza e i dolci. Un modello che si ispira alle attività del Consorzio per la Promozione della Dieta Mediterranea, che in passato ha realizzato campagne di informazione e promozione delle eccellenze italiane del food all’estero.

“Con Mediterranea vogliamo strutturare le filiere agroalimentari italiane in modo da renderle sempre più competitive sui mercati. Confagricoltura e Unionfood si impegnano a incrementare le produzioni e a sviluppare accordi con soggetti terzi per sostenere l’export agroalimentare italiano. L’obiettivo è quello di superare il valore record di 63 miliardi di euro raggiunto nel 2022”, afferma Massimiliano Giansanti, presidente di Mediterranea.

Tra gli obiettivi dell’associazione ci sono anche il rafforzamento dell’efficienza e della sostenibilità delle filiere dal campo alla tavola, l’ottimizzazione della rete logistica e dei sistemi di stoccaggio, la valorizzazione della dieta mediterranea, patrimonio Unesco, con attività di informazione, promozione ed educazione alimentare. Mediterranea si propone inoltre di elaborare elementi, notizie, informazioni e dati relativi alla dieta mediterranea, di organizzare ricerche e studi, dibattiti e convegni su temi economici e sociali di interesse, di progettare e organizzare iniziative e campagne promozionali e di comunicazione per la conoscenza e diffusione della dieta mediterranea, di ideare e realizzare ogni altra azione e iniziativa volta a supportare la dieta mediterranea, le sue filiere produttive o i suoi singoli prodotti, ingredienti e nutrienti. Mediterranea si pone anche come soggetto di raccolta fondi pubblici e privati destinati agli obiettivi associativi.

Per Paolo Barilla, vicepresidente di Mediterranea: “La ricchezza, la varietà e la natura dei prodotti rappresentati da Unione Italiana Food sono complementari alla dieta mediterranea nel suo complesso. Per questo, insieme a Confagricoltura, abbiamo costruito una struttura per la promozione e valorizzazione delle filiere mediterranee e dei prodotti italiani di eccellente qualità che in quel paniere si collocano, in una logica di integrazione di filiera e tra più filiere, ben rappresentate da entrambi i soci fondatori. Naturalmente l’obiettivo è aprirci in prospettiva ad altre associazioni che vogliano contribuire a promuovere una cultura che valorizzi più possibile l’apporto delle nostre produzioni all’italianità della dieta Mediterranea e delle nostre filiere. Contiamo di iniziare presto a lavorare su due filiere particolarmente rappresentative della dieta mediterranea: quella del pomodoro e del frumento tenero”.

La nascita di Mediterranea è stata anche accolta con favore anche da Gian Marco Centinaio, vice presidente del Senato nonché ex ministro dell’agricoltura tra il giugno 2018 e il settembre 2019 e sottosegretario del ministero di via XX Settembre sotto il Governo Draghi. Così ha commentato: “La nascita di “Mediterranea“ è una buona notizia per tutta la filiera agroalimentare italiana. L’intesa tra Confagricoltura e Unione Italiana Food rinforzerà la promozione del Made in Italy a livello internazionale e potrà avvantaggiare chi produce le materie prime agricole, chi le trasforma in prodotti alimentari e gli stessi consumatori. Il mercato italiano dell’agrifood ha bisogno di filiere più efficienti per tenere alta la qualità dei prodotti, distribuire in maniera equilibrata gli introiti e contenere i prezzi finali di vendita. Qualsiasi sforzo in questa direzione va quindi premiato e incoraggiato”.

Di Marco Renato Menga