OBBLIGO ASSICURATIVO VEICOLI IN AREE PRIVATE, SI PROVA IL RINVIO

Di   29 Gennaio 2024

Dallo scorso 23 dicembre è scattato l’obbligo assicurativo anche per trattori o rimorchi in aree private. Il D.Lgs. 184/2023 stabilisce infatti l’obbligo di assicurazione di responsabilità civile per tutti i veicoli a motore, compresi quelli che sono custoditi o circolano in aree private. Il nuovo adempimento riguarda quindi anche i trattori agricoli impiegati per le lavorazioni sui fondi rustici, come pure quelli depositati in aree private non aperte al pubblico, come il piazzale di un rivenditore di mezzi agricoli. Allo stesso modo le macchine edili e per le costruzioni posizionate nei cantieri o presso concessionari o noleggiatori, debbano obbligatoriamente essere assicurati, in forma singola o cumulativa.
Nello specifico, dalla norma è interessato ogni veicolo a motore azionato esclusivamente da una forza meccanica, che circoli sul suolo ma non su rotaia, con una velocità di progetto massima superiore a 25 km orari o un peso netto massimo superiore a 25 kg e una velocità di progetto massima superiore a 14 km orari.
La stipula di un’assicurazione per la responsabilità civile comprende inoltre qualsiasi rimorchio destinato ad essere utilizzato con i veicoli di cui sopra, a prescindere che sia ad essi agganciato o meno.
In sostanza, se in un’azienda agricola o agromeccanica fossero presenti trattori e rimorchi in uso soltanto in aree private (e non su strada pubblica), anche questi dovrebbero essere coperti da assicurazione. Il rischio è quello di andare incontro, in caso di controlli, a sanzioni amministrative.
Per dare tempo ad agricoltori, contoterzisti e compagnie assicurative di adeguarsi a una norma che recepisce la Direttiva europea 2118 del 2021,sono stati presentati tre emendamenti al Dl Milleproroghe, in questi giorni in discussione alla Camera dei Deputati, volti proprio a posticipare l’obbligo al 31 dicembre prossimo. I tre emendamenti sono a firma di Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), Alessandro Caramiello (MoVimento 5 Stelle) e Luca Squeri (Forza Italia) e hanno l’obiettivo di aprire un tavolo di confronto con il Ministero dei Trasporti che porti sia a chiarimenti nell’attuazione pratica delle disposizioni comunitarie sia a strumenti assicurativi, in taluni casi neppure esistenti oggi, che possano gravare economicamente il meno possibile.