Qui si studia… agricoltura di precisione

Di   12 Aprile 2023

Mettere in conto uno stipendio per una persona che si occupi in azienda di agricoltura di precisione e digitale oltre a essere oneroso è come mettere nelle sue mani le redini del cavallo. Ecco perché conviene studiare un po’ e formarsi su questi aspetti. Le opportunità e le occasioni non mancano, a partire dalla consulenza offerta dai costruttori e dall’associazione di categoria di riferimento. In questo senso Uncai ha avviato dei servizi di precision e digital farming in alcune sedi locali.

ACQUISTI DI MACCHINE E ATTREZZATURE E INCENTIVI INDUSTRIA 4.0 – FONDI PMI
Trattori e macchine operatrici con sempre maggiore digitalizzazione delle funzioni sono ancora gli investimenti preferiti dagli operatori della filiera, soprattutto dai contoterzisti, forse la categoria che maggiormente investe nelle nuove tecnologie.
Sulle operazioni di raccolta negli ultimi 10 anni sono stati fatti progressi notevoli e la nostra industria agromeccanica è straordinaria nell’offrire soluzioni specifiche per ogni prodotto o ambiente. Sensoristica e DSS (Decision Support System, vale a dire sistemi di supporto alle decisioni, stanno cominciando a prendere piede nelle aziende più grandi. Sempre più diffuse sono le soluzioni di automazione di funzioni aziendali quali l’alimentazione del bestiame, l’impiego di acqua in azienda, la gestione di alert fitosanitari o climatici. Insomma, il grado di tecnologia in agricoltura sta crescendo.

CHI INVESTE DI PIU’? MACCHINE E FORMAZIONE (uno stipendio all’anno)
In media le aziedne cerealicole sopra i 300 ettari, le orticole sopra i 20 e le vitivinicole sopra i 40 sono disposte a investire in trattori e macchinari, ma altrettanto devono investire in capitale umano. Bisogna investire in formazione e tali imprese agricole devono pianificare un investimento di uno stipendio annuo per la digitalizzazione, altrimenti è inutile investire.

MACCHINE DI ULTIMA GENERAZIONE
Le macchine di ultima generazione inducono l’operatore a comportamenti procedurali che hanno influenza positiva anche sulla sicurezza. Il problema attuale in termini di sicurezza rimane sulle decine di migliaia di trattori pluridecennali che purtroppo costituiscono ancora un supporto tecnico fondamentale per le aziende medio piccole.

Qui si potebbe aprire un discorso a parte sulla NEUTRALITÀ TECNOLOGICA: ELETTRICO, BIOFUEL, EFUEL, CELLE A IDROGENO? Forse arriva un punto in cui le istituioni possono tranquillamente smettere di essere neutrali avendo dati a sufficienza per bocciare alcune soluzioni e promuoverne altre. E pace per quei ricercatori che sperano di avere ancora fondi per delle soluzioni tecnologiche già fallite tenendole in vita con una pubblicistica poco (ma veramente poco) onesta.

STATO DELL’ARTE
Un documento del 2016 prevedeva che l’agricoltura di precisione sarebbe cresciuta del 12% ogni anno. Di fatto, a seconda delle zone, in Italia la media dell’adozione dell’agricoltura di precisione è tra l’1% e il 3 per cento. Di più: oggi siamo nel 32° anno dal lancio dell’agricoltura di precisione, presentata nel 1991 dell’Università della Florida. Qualcosa è andato storto. L’Italia si colloca nelle posizioni più basse, a pari merito con la Grecia. La Spagna è molto più avanti di noi e molto più avanti sono tutte le altre Nazioni. Bisogna a che dire che fanno la differenza l’uniformità delle filiere e delle condizioni colturali e, in genere, le dimensioni aziendali, che sono più grandi di quelle italiane.

IN ITALIA
In Italia abbiamo due situazioni opposte: da un lato abbiamo grandi aziende o grandi contoterzisti che adottano l’agricoltura di precisione, ma paradossalmente non sempre riescono a venderla ai committenti, che inspiegabilmente talvolta non sono interessati, mentre dall’altro lato ci troviamo di fronte a una galassia di piccole e medie aziende dove l’agricoltura di precisione resta al di sotto del 2 per cento.

SOLUZIONI?
La capacità di aggregazione delle imprese agricole come elemento cardine per favorire la condivisione dei dati e l’utilizzo delle tecnologie e la spinta del contoterzismo come driver degli investimenti. le migliori tecnologie danno il meglio se applicate su territori dalle dimensioni significative. La sensoristica applicata a 10 ettari non dà le stesse performance della sensoristica applicata su 10.000 ettari. La gestione di grandi volumi di informazioni, possibile solo con applicazioni su scale significative, è decisiva per far evolvere al meglio gli strumenti predittivi e dell’agricoltura di precisione. Consorzi di produttori, cooperative e organizzazioni professionali possono veramente fare la differenza nello sviluppo diffuso delle nuove tecnologie.
Più che un discorso di costi – la sensoristica e la modellistica sono sempre più a buon mercato – è un discorso di organizzazione produttiva. Occorre spingere in questa direzione per diffondere anche tra le piccole aziende le migliori tecnologie, con costi sostenibili.

GAP CULTURALE E INFRASTRUTTURALE
Non tutti capiscono il valore dell’agricoltura di precisione e più si sale con l’età e più questo è vero. Allo stesso tempo, scontiamo un problema di digitalizzazione delle infrastrutture e un problema di formazione. Sia negli istituti tecnici di agraria, sia nelle università. Oggi è molto più importante conoscere i sistemi Gis e di digitalizzazione, dove vanno i dati e chi li controlla, anziché come si costruisce un motore.

LA PROPRIETÀ’ DEI DATI
Alcuni dati , come quelli provenienti dalle centraline meteo, generano valore se messi a sistema, se aggregati. Altri dati sono sensibili, sono paragonabili a segreti industriali (la tessitura dei terreni, le varietà coltivate possono fare la differenza). Occorrono accordi di riservatezza, affinché certe informazioni non siano rese pubbliche. Ma alcuni dati potrebbero essere utilizzati in funzione dei controlli o dell’erogazione dei fondi.

VEDREMO ALCUNI APPROCCI PER FAVORIRE LA CONDIVISIONE DEI DATI
L’obiettivo è arrivare a una migliore gestione in ogni zona dell’appezzamento o del parco macchine o degli operatori. Per questo occorrono sistemi di supporto alle decisioni aziendali, snelli, ma che tramite una check-list regolino ogni aspetto, dalla gestione del trattore e degli attrezzi fino al recupero dei dati, al ricovero del parco mezzi, ai sistemi di supporto alla decisione.