Una mattina da Ritchie Bros

Di   8 Luglio 2020

Sopralluogo a Caorso da Ritchie Bros Auctioneersper visionare catene per ruspe prima dell’asta

L’asta Ritchie Bros di Caorso, in provincia di Piacenza, è un’esperienza da non perdere. Ieri per me è stata la prima volta. In verità non ho partecipato all’asta vera e propria, a causa dei covid-19 e delle restrizioni sanitarie è solo online, ma ho preso visione dei cingoli per ruspe, i lotti dal 965 al 979, per un possibile affare. Ma non sono andato a Caorso per motivi personali, che faccio fatica a parcheggiare una Panda, figuriamoci una ruspa, ma per conto di un contoterzista umbro.

Con l’amico contoterzista in viva voce sul cellulare e con alcuni suoi disegni in mano, ho misurato i fori dei cingoli, sono andato alla ricerca dell’interasse, ho contato il numero di maglie, i millimetri di diametro dello spinotto e della boccola. Qualcosa di giusto spero di aver combinato e mi auguro che l’affare vada in porto.

Soprattutto, armato di metro e calibro, ho preso misure che fino a pochi minuti prima non sapevo neppure esistessero.

Sembra che alla fine dell’asta (gli appuntamenti a Caorso sono 3 o 4 all’anno) sul piazzale non rimanga mai nulla di invenduto, e che alcuni si facciano prendere a tal punto la mano dal gusto del rilancio, da arrivare a pagare un articolo quasi come se fosse nuovo.
Anziane vedove mettono regolarmente all’asta i vecchi Landini testa calda dei defunti mariti. Altri appassionati li acquisteranno per la gioia delle mogli, che non vedranno l’ora di sbarazzarsene. Poi ci sono trattori che immagino possano fare gola solo agli abitanti di uno sperduto villaggio indiano o bengalese: nessuna sicurezza, nessun ricambio in caso di guasto.

Ma ci sono anche verdi John Deere e i blu New Holland con poche stagioni sotto le gomme e dentro il cofano, veri affari, e attrezzi in ottimo stato. Basta intendersene e fare un sopralluogo. Vi aiuto io. Quando volte, sono qui.