Contoterzisti vercellesi a Fiera in Campo

Di   23 Febbraio 2023

Appuntamento allo stand degli agromeccanici per un viaggio tra passato e futuro dove trovare la via d’uscita dalle secche della risicoltura italiana ed europea

Seminatrice e spandiconcime McCormick degli anni 50.


Torna, da venerdì 24 a domenica 26 febbraio, dopo tre anni di stop per la pandemia, Fiera in Campo, la principale rassegna europea dedicata al riso, organizzata, a Caresanablot, dai giovani di Confagricoltura Vercelli. Protagonisti anche i Contoterzisti Uncai di Vercelli che, con il presidente Beppe Delsignore, sono tra gli storici ideatori della manifestazione, quando ancora era itinerante e lambiva le più importanti e caratteristiche tenute agricole locali.

“Da Fiera in Campo vorremmo partisse una ventata di ottimismo e di proposte per levarci dalle secche dove, in pochi mesi, si è ritrovata la risicoltura italiana”, spiega il presidente dei Contoterzisti vercellesi. Sono secche reali a causa della siccità e bacini che presentano già ora livelli estremamente bassi; ma si tratta anche di secche (o seccature) internazionali con la perdita dello scudo protettivo rappresentato dalle tariffe doganali. “Il riso europeo è prima di tutto italiano e piemontese, eppure non è più tutelato dalle importazioni selvagge a dazio zero da Cambogia e Myanmar”, spiega Delsignore.

I Contoterzisti Uncai Vercellesi saranno presenti con un stand da stropicciarsi gli occhi (Pad. A, stand 9), con una diserbatrice, uno spandiconcime, una seminatrice, una livellatrice e un trattore d’epoca, a fianco macchine d’avanguardia e futuristiche che svolgono gli stessi compiti di diserbo, concimazione, semina ecc. “In 128 metri proponiamo un viaggio tra passato e futuro, per suggerire che la risposta alla crisi attuale della risicoltura è nella gestione della rete idrica, nelle buone pratiche che spesso ci arrivano dal passato e nell’innovazione tecnologica”, prosegue il presidente Delsignore, orgoglioso di portare in fiera alcuni attrezzi agricoli rarissimi ed estremamente preziosi, memorabilia di alcune aziende locali, quali una seminatrice e spandiconcime McCormick degli anni 50 composta da una cassetta in legno.

“Il riso italiano è in uno stato di emergenza, occorre agire con opere idrauliche e investimenti mirati che coinvolgano anche i contoterzisti, attraverso la creazione di un Albo regionale di categoria, come Uncai da sempre propone. Il nostro suggerimento è già stato raccolto da Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Chiudere il cerchio e realizzarlo anche in Piemonte significherebbe dare ai giovani un modello di agricoltura innovativa, fatta di tecnologia e competenze avanzate, ciò che occorre anche alla nostra risicoltura”.