Dalla Romagna segnali di unità agricola

Di   18 Dicembre 2023

In 200 all’assemblea dei contoterzisti Apimai Ravenna con Tassinari, Tamburini, Scozzoli, Demicheli, Betti, Dalmonte e Masetti

Da sinistra: Andrea Betti (presidente Confagricoltura Ravenna), Roberto Fantoni (presidente Consorzio Apimai Servizi), Nicola Dalmonte (presidente Coldiretti Ravenna), Roberto Tamburini (presidente Apimai Ravenna), Mauro Biondi (vice presidente Apimai) e Aproniano Tassinari (presidente Uncai).

“Un triennio complesso, iniziato con la pandemia, proseguito con la fiammata dei costi di produzione e con conflitti che hanno rotto gli equilibri mondiali. Negli ultimi tre anni le campagne romagnole hanno patito siccità, trombe d’aria, cavallette e l’alluvione dello scorso maggio. Nelle avversità i contoterzisti si sono sempre distinti, tanto che Apimai Ravenna è cresciuta di importanza e di numero”. Il 16 dicembre il direttore di Apimai Ravenna e direttore tecnico dell’Unione nazionale Contoterzisti – Uncai Roberto Scozzoli ha aperto l’assemblea invernale dell’Associazione locale di Contoterzisti alla Campaza di Fosso Ghiaia, invitando tutti a prendere coscienza del proprio valore: “Siamo il motore di un’agricoltura duramente colpita, spetta a noi farla ripartire. Per non dimenticarlo abbiamo realizzato una cartolina con francobollo commemorativo dell’alluvione e annullo filatelico”. La cartolina era in vendita all’ingresso della sala a 5 euro, 3.5 destinati agli alluvionati (per informazioni: info@apimai-ra.it).

L’incontro, organizzato con il contributo del Consorzio agrario di Ravenna e di Erba medica Continental Semas, ha confermato il consiglio direttivo dell’Associazione che, come detto, è cresciuta accasando oltre 200 soci non solo del Ravennate, anche di Cesena, Forlì. Rimini e Bologna: “Un riconoscimento al valore della squadra che compone la Apimai”, ha detto il presidente uscente Roberto Tamburini, introducendo gli altri ospiti di giornata, a partire dal presidente Uncai Aproniano Tassinari e dal vice Clevio Demicheli, che hanno espresso preoccupazione per la fruit valley d’Italia, vittima di tropicalizzazione del clima, malattie e alluvione: “Le soluzioni non mancano, ma occorre intervenire subito con decisione, contoterzisti e agricoltori, valutando anche cultivar alternative con pari valore aggiunto”.

Presente all’incontro anche il presidente di Confagricoltura Ravenna Andrea Betti che ha invitato il mondo della rappresentanza agricola a cambiare passo: “Non deve più essere una battaglia fra di noi”, ha detto. “I problemi sono i medesimi per tutti gli agricoltori. Occorre collaborare, altrimenti la politica fa ciò che crede”, ha concluso auspicando una rappresentanza unta del mondo agricolo. Sulla stessa linea il presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte che conferma la necessità di una maggiore coesione del mondo agricolo: “Dobbiamo essere propositivi e risoluti con il Governo. Perdere i terreni più colpiti dall’alluvione dello scorso maggio, quelli collinari, significherebbe perdere interi territori”.

Sono invece arrivate parole di speranza da Massimo Masetti, direttore del Consorzio agrario di Ravenna: “Il grano sta crescendo bene”, ha detto, “Fra sei mesi avremo i capannoni pieni. Fra quattro mesi inizieremo a vedere buoni frutti sui nostri alberi”. Ma è stato necessario entrare con le macchine e gli attrezzi giusti nei campi per ridare fertilità al suolo e non sempre è stato facile e non dappertutto è stato fatto possibile: “Dove è stato necessario reimpiantare il frutteto facciamo fatica a farci riconoscere i danni per il mancato reddito: occorrono tre anni prima che un nuovo impianto vada a produzione. Mentre i contoterzisti non stanno ricevendo nulla per i mancati guadagni”, ha concluso il direttore di Apimai Ravenna Roberto Scozzoli. Quindi gli sponsor hanno presentato il meglio dei prodotti e servizi offerti: macchine e attrezzi agricoli nel caso del Consorzio agrario di Ravenna e sementi di erba medica nel caso di Continental Semences. “A seguito della catastrofe alluvionale che ha arrecato danni enormi alla microfauna e microflora tellurica con la scomparsa dei batteri nitrificatori autoctoni – ha spiegato il direttore Apimai e agronomo Scozzoli – è fortemente consigliata la semina di prodotti confettati con all’interno il rizobio specifico dell’erba medica con batteri nitrificatori che permetteranno alla pianta una rapida crescita e sviluppo”.