Mattarella all’Assemblea di Confagricoltura

Di   13 Dicembre 2023

“E’ necessario rendere tutti consapevoli di quanto centrale sia oggi l’agricoltura”, ha detto invitando ad abbracciare anche in agricoltura un orizzonte europeista

“Si chiude un anno che deve farci riflettere: cambiamenti climatici e conflitti ci fanno capire che l’agricoltura è un settore strategico e che, come Italia, dobbiamo raggiungere il 100% della capacità produttiva”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti all’assemblea invernale, che ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dei ministri Antonio Tajani, Matteo Salvini, Francesco Lollobrigida e, con contributi video, della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e del ministro Adolfo Urso.

Il nuovo modello agricolo di cui il Paese ha bisogno passa attraverso investimenti e riforme. Un appello che il ministro Lollobrigida ha accolto annunciando, tra l’altro, interventi immediati a sostegno delle polizze assicurative e una riforma generale del sistema per consentire alle imprese di affrontare le emergenze climatiche e le epizoozie. Una riforma che punterà su un nuovo approccio alla gestione del rischio da parte di tutto il settore.

Dall’Auditorium Parco della Musica di Roma, palcoscenico dell’affollata assemblea confederale, arriva la convinzione dell’agricoltura quale leva fondamentale dello sviluppo economico e sociale del Paese.

Un concetto evidenziato anche dal Presidente Mattarella nel suo discorso alla platea degli imprenditori. “L’Italia – ha affermato – può giocare d’iniziativa a tutto campo in una stagione che vede insieme alimentazione, tutela dell’eco-sistema, governo del territorio e valorizzazione dei beni ambientali. È necessario rendere tutti consapevoli di quanto centrale sia oggi l’agricoltura”.

Lo dimostrano i dati: oltre 60 miliardi di euro di export per il Made in Italy agroalimentare con un trend in crescita; quasi 1,4 milioni di addetti; una filiera che rappresenta il 16% del Prodotto Interno Lordo nazionale. Non solo cibo. L’agricoltura concorre anche per quasi il 10% alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Il Presidente della repubblica ha rammentato perché la Costituzione italiana sia “l’unica del suo tempo a dedicare un articolo espressamente al settore primario e alle condizioni necessarie per promuoverne lo sviluppo”. Il motivo, molto semplice, era la fame sofferta dagli italiani durante la guerra e nel primo dopoguerra e la necessità “di rimettere in moto processi produttivi vulnerati dal conflitto”. Il tema agricolo entra nella costituzione nell’art. 44 e poi nell’art. 47, per poi tornare, “in seguito, nell’art.39 del trattato istitutivo della Comunità europea. Il Trattato di Roma del 1957, in sintonia con la Costituzione italiana, ne ricalca i temi, a dimostrazione – ha spiegato Mattarella – dell’influenza della nostra repubblica, paese fondatore, nell’ambito del processo di integrazione europea”. “Con la Carta, grande progetto di trasformazione, e con la scelta europea, abbiamo contribuito a cambiare il destino di un ambito fondamentale della società. L’agricoltura, da problema, da elemento di arretratezza, è divenuta sinonimo di opportunità e di benessere”, ha aggiunto.

“La sicurezza alimentare deve essere uno dei temi prioritari della presidenza italiana del G7 – ha commentato Giansanti –. Così come occorre ripensare la Politica Agricola Comune a fronte dell’ingresso di nuovi Paesi nella UE dopo un adeguato periodo transitorio”. “Tra meno di un anno si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. A seguire si insedierà una nuova Commissione. Tra i primi impegni che dovrà affrontare l’Esecutivo UE – ha spiegato – spiccano proprio le proposte sul bilancio pluriennale dopo il 2027 e una nuova riforma della Pac”.

“Più e meglio di altri comparti economici”, l’agricoltura, secondo il Capo dello Stato. “ha saputo disseminare modernità, uscendo da un’attività di mera sussistenza, di autoconsumo autarchico, per creare valore, divenendo vettore di internazionalizzazione dell’economia”. Oltre che dagli articoli 44 e 47 – ha poi proseguito – “è l’intera Costituzione a essere interpellata” dal tema agricolo, con l’art. 41 “l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, e con l’art. 9, di recente riformulato, che recita: la repubblica italiana “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”. Mattarella ha parlato delle imminenti elezioni europee quando ha affermato “il 2024 – lo ricordava il presidente Giansanti – sarà’ caratterizzato da un grande esercizio di democrazia: il popolo europeo sarà chiamato a eleggere il parlamento d’Europa, massimo organismo rappresentativo della volontà dei cittadini del continente. Occorreranno lucidità di giudizio e consapevole lungimiranza per essere all’altezza delle sfide che ci riguardano. Le strutture dell’Unione hanno bisogno di essere rafforzate in numerosi ambiti, dalla difesa all’agricoltura”.

Il Capo dello Stato ha quindi ricordato le sfide che l’agricoltura si è trovata recentemente ad affrontare e quelle che la aspettano, che richiederanno – ha asserito – “lucidità di giudizio e consapevole lungimiranza”. “Le drammatiche vicende di questo periodo confermano come l’agro-alimentare sia la base di ogni concreta prova sul terreno della sostenibilità ambientale e sia, inoltre, la prima frontiera su cui si misura la stabilità internazionale e le politiche di cooperazione. Sicurezza alimentare era espressione che si era spostata da una concezione quantitativa dei rifornimenti agricoli, a una qualitativa, relativa alla salubrità degli alimenti. Oggi rischiamo di tornare drammaticamente indietro. Ecco perché l’agro-alimentare è anche un veicolo di pace. Nessuno più di voi ne è consapevole. Libertà, coesione sociale, sostenibilità, Europa, sono valori ben presenti al mondo delle imprese agricole che sanno di essere protagoniste di una stagione di rinnovata vitalità. Con la resilienza caratteristica degli agricoltori. La Repubblica – ha concluso Mattarella – è certa che continuerete, con passione, a fare la vostra parte”.

“Come imprenditori siamo consapevoli che operiamo al centro di un sistema di valori più ampio di quello economico. Per questo, continueremo ad impegnarci al massimo all’interno delle nostre imprese per contribuire al progresso dell’Italia e dell’Europa”, ha concluso Giansanti.