Droni in serra contro gli insetti

Di   7 Novembre 2023

Non solo in campo aperto, dall’Olanda i droni stanno decollando anche nelle colture protette come alternativa a alle soluzioni chimiche contro gli insetti

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In 250 serre europee vola un piccolo drone che acchiappa gli insetti. L’uso dei drone è noto in campo aperto, per esempio per la lotta integrata alla piralide del mais (in pratica il drone lancia le uova di un insetto antagonista alla piralide). Farlo volare all’interno di serre poteva risultare difficoltoso, ma anche qui, grazie all’intelligenza artificiale e a un sistema di telecamere a raggi infrarossi installate dentro le serre, l’ostacolo è stato superato e adesso l’agricoltura dispone di uno strumento utile per contrastare il proliferare di insetti, senza ricorrere a spruzzi chimici.

PATS-X è un piccolo drone in grado di catturare gli insetti infestanti in volo. “Nato” in Olanda da una società spin-off della Delft University of Technology, si ispira ai pipistrelli e alla loro caccia notturna alle zanzare, che pare tormentassero uno dei suoi inventori olandesi, un dottorando dell’Università di Wageningen di nome Dayo Jansen.

Il sistema anti insetti è composto da telecamere a raggi infrarossi (PATS-C), connesse a Internet e installate dentro le serre,  e i piccoli droni, guidati da algoritmi basati sull’intelligenza artificiale:

  1. le telecamere individuano gli insetti che volano intorno alle piante;
  2. in base alla frequenza e alle dimensioni del battito alare, il sistema identifica il tipo di insetto (in questo modo i droni non aggrediranno insetti utili come le api);
  3. individuati i parassiti, il sistema attiva i droni di PATS-X guidandoli fino a catturare l’insetto.

Quando non “lavorano” i droni di PATS-X alloggiano su una postazione di ricarica wireless.

Durante i test, i ricercatori si sono accorti che i motori dei droni producono una gamma di ultrasuoni simile a quelli prodotti dai pipistrelli, predatori naturali delle falene infestanti.  Questo spiega il comportamento degli insetti: alcune falene ignorano il rumore e il drone le cattura facilmente, altre si spaventano e si rifugiano a terra. Così il passo successivo dei ricercatori sarà stato quello di trovare un modo per anticipare l’azione evasiva delle falene all’arrivo del drone. Il modo forse più semplice potrebbe essere quello di riprodurre gli ultrasuoni con gli altoparlanti e così scoraggiare l’ingresso nelle serre delle falene sensibili a quella frequenza di ultrasuoni.