Guerra in Ucraina, le proposte Ue per l’agricoltura

Di   23 Marzo 2022

 Si è tenuto il Consiglio dei ministri dell’agricoltura e della pesca dell’Unione europea. La commissione europea ha presentato un non paper (documento informale) con proposte per fare fronte alla crisi ucraina 

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha gravi conseguenze per l’approvvigionamento alimentare mondiale ed europeo e aggraverà ulteriormente una situazione già difficile per gli agricoltori europei, a causa dell’aumento dei prezzi dei fattori produttivi.
La Commissione fornirà una risposta dettagliata alla situazione nella prossima comunicazione sulla sicurezza alimentare e sul rafforzamento della resilienza dei sistemi alimentari che sarà presentata nelle prossime settimane.
Tra le diverse strade esplorate per affrontare questa situazione critica:

  • la Commissione sta valutando due misure di sostegno del mercato:
    • una misura ai sensi dell’articolo 219 del regolamento OCM (Misure per contrastare e gestire le turbative del mercato)
    • una misura ai sensi dell’articolo 17 del regolamento OCM mirante a introdurre aiuti all’ammasso privato nel settore delle carni suine;
  • la Commissione sta riflettendo sull’estensione dell’obbligo degli Stati membri di comunicare dati mensili sulle scorte private di prodotti essenziali per alimenti e mangimi;
  • la Commissione sta valutando la possibilità di consentire che i terreni a riposo delle aree di interesse ecologico siano utilizzati per il pascolo o la produzione di colture proteiche, in linea con le conclusioni dell’EUCO;
  • la Commissione è disposta a consentire un aumento degli anticipi sui pagamenti diretti e le misure di sviluppo rurale connesse alla superficie e agli animali da versare agli agricoltori a partire dal 16 ottobre 2022;
  • per consentire agli Stati membri di porre rimedio alle gravi perturbazioni dell’economia causate dall’aggressione militare della Russia nei confronti dell’Ucraina, la Commissione sta conducendo consultazioni con gli Stati membri in merito alla necessità e alla portata di un nuovo quadro temporaneo per le crisi autonomo. La consultazione solleva anche la questione degli aiuti di Stato per il settore agricolo.

A causa della crisi è emersa un’ampia gamma di problemi che hanno inciso sugli scambi di prodotti agroalimentari all’interno e all’esterno dell’UE e sulla disponibilità di fattori produttivi fondamentali. La Commissione continua a collaborare quotidianamente con i portatori di interessi e con gli Stati membri per trovare soluzioni a tali problemi, in particolare per individuare i margini di manovra e i chiarimenti necessari.

COMMENTO

Con l’utilizzo dei terreni a riposo è destinata a salire la produzione europea di cereali e colture proteiche. E’ un passo avanti importante, ma la decisione dei ministri dell’agricoltura della Ue potrebbe rivelarsi inadeguata rispetto all’intensità della crisi in atto. Secondo le stime che sono circolate nel corso della sessione inisteriale, circa 4 milioni di ettari aggiuntivi potrebbero essere coltivati negli Stati membri (200.000 ettari in Italia, secondo Coldiretti). Nella più favorevole delle ipotesi, la produzione agricola dell’Ucraina subirà una contrazione del 30%. Per scongiurare una grave carenza di offerta sui mercati internazionali, la Ue deve utilizzare al massimo il proprio potenziale produttivo, eliminando, anche in prospettiva, ogni ostacolo alle semine.

Positiva la decisione di ricorrere, per la prima volta in assoluto, alla riserva di crisi della pac che metterà a disposizione dell’italia circa 48 milioni di euro che potranno essere incrementati grazie al cofinanziamento nazionale consentito dalla commissione.