Prodotti fitosanitari e sanzioni

Di   27 Agosto 2019

Secondo il Report dei controlli 2017 molti utilizzatori peccano nella compilazione del quaderno di campagna e nel rispetto delle misure di sicurezza

Gestire male la difesa fitosanitaria costa caro al portafogli e alla salute. In percentuale, gli utilizzatori professionali (agricoltori o contoterzisti) vengono controllati molto, molto meno rispetto ai rivenditori di agrofarmaci (lo 0,76% contro il 57%). E’ infatti molto difficile predisporre più controlli, visto il numero di aziende agricole e agromeccaniche rispetto ai commercianti. Un dato però emerge con chiarezza: tra gli utilizzatori il livello di irregolarità riscontrate e il conseguente rischio di sanzioni supera il 10%.

Secondo il Report dei controlli 2017 le inadempienze più frequenti sul commercio e impiego dei prodotti fitosanitari in Italia sono:

  • Mancata o irregolare trascrizione nel quaderno di campagna: la sanzione è di 500-1500 euro (DL 150/12). In caso di reiterazione più o meno prolungata può arrivare alla sospensione per 1-6 mesi o alla revoca dell’abilitazione. Nel 2017 1 utilizzatore su 10 controllati è stato sanzionato per questo illecito. Spesso dietro la mancata annotazione del trattamento nel quaderno di campagna si celano irregolarità più gravi: dall’utilizzo di prodotti non autorizzati (o non utilizzabili in biologico: da qui il falso biologico) alla frode fiscale.
  • Mancato rispetto delle misure di sicurezza: le sanzioni vanno da 35.000 a 100.000 euro con la revoca dell’abilitazione all’acquisto e all’utilizzo nei casi più gravi o quando l’infrazione viene ripetuta (D.lgs. 69/14). Le conseguenze di un mancato rispetto delle misure si sicurezza possono, infatti, essere molto severe. Per esempio il mancato utilizzo dei guanti durante la miscelazione dei prodotti fitosanitari o quando si effettua il trattamento aumenta di 10 o 20 volte l’esposizione a contaminanti, invece lo sversamento di 2 grammi di prodotto contenente il 50% di principio attivo in un pozzo può inquinare 10 milioni di litri d’acqua (la concentrazione massima dei principi attivi nelle acque sotterranee è 0.1 microgrammi/litro, e poiché un microgrammo equivale a 1 milione di grammi, con un grammo di principio attivo si possono inquinare 10 milioni di litri di acque sotterranee).
  • Altri comportamenti che possono essere soggetti a sanzioni sono contenuti nel decreto legislativo 17 aprile 2014, n. 69 (immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari) e nella legge 30 aprile 1962, n. 283 (Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande).