Un Registro pubblico dei crediti di carbonio

Di   27 Aprile 2023

Tenuto dal CREA, registra i crediti generati su base volontaria dal settore agroforestale nazionale

La definizione di uno standard nazionale per quantificare i crediti di carbonio derivanti dalle attività agroforestali  è una priorità per l’agricoltura italiana – dichiara Stefano Vaccari, Direttore Generale del CREA, in occasione dalla conferenza stampa dal titolo “Tea e crediti di carbonio agroforestali, due esempi di agricoltura sostenibile”, svoltasi su iniziativa del Senatore Luca De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura del Senato.  

In un momento in cui le strategie europee verso il settore impongono scelte dure e non sempre condivisibili sotto il profilo della sostenibilità socioeconomica, la norma promossa dal Presidente De Carlo e approvata dal Senato, che istituisce presso il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria CREA, il Registro pubblico dei crediti di carbonio generati su base volontaria dal settore agroforestale nazionale, è molto importante per consentire agli agricoltori italiani di creare un vero mercato di crediti di carbonio.

Una grande sfida scientifica e operativa

Per il CREA si tratta di costruire insieme al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste un sistema di qualità volontario che, in linea con gli schemi varati nel novembre scorso dalla Commissione europea, consenta alle imprese agricole di quantificare il loro apporto in termini di assorbimento aggiuntivo di Co2, registrare nel nuovo registro tali crediti e poter commercializzare gli stessi.

La norma – conclude Stefano Vaccari – consente al settore agricolo di riappropriarsi di un pezzo importante delle politiche sulla gestione sostenibile dei suoli coltivati, in un momento in cui la Commissione europea ha dimostrato di voler ridurre il peso, non solo economico, della politica agricola comune”.

di Micaela Conterio